UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

RIKI: “Mania”   (Sony Music)

Da qualche mese è lui il teen idol nostrano che va per la maggiore. Riccardo Marcuzzo da Segrate...
6 Novembre 2017

Da qualche mese è lui il teen idol nostrano che va per la maggiore. Riccardo Marcuzzo da Segrate s’era messo più che in mostra all’ultima edizione di Amici, e pur avendo perso lo scontro della finalissima, ha iniziato la sua ascesa verso il trono del pop adolescenziale. Faccino e canzoncine giuste per l’impresa, un’aria da bravo ragazzo (e lo è anche di fatto, visto che ha devoluto il premio di Amici ai terremotati di Amatrice), una major alle spalle, collaboratori e guide di vaglia, hanno creato i presupposti per uno dei personaggi chiave di questo 2017 musicale.

Un’annata che il Nostro non dimenticherà facilmente. Dopo il talent è infatti arrivato il trionfo estivo con il mini-album Perdo le parole (il più venduto in Italia nel primo semestre) e un tour sold out. A settembre era uscito il suo nuovo singolo Parlano di noi, preludio e apripista di questo suo nuovo album, concepito e realizzato con due finalità evidenti: consolidare il successo onde evitare di trasformarlo in una delle tante meteore che così spesso attraversano i cieli del music-business senza lasciare che un’effimera scia di luce, e per dimostrare l’emancipazione di un talento che da giovanile e giovanilista ambisce a maggior spessore: il che, in buona sostanza, significa più ballate e meno brani dance, più riflessioni dell’intimo e meno esuberanza.

A dispetto degli ovvi risultati di vendita delle prime settimane, resta l’impressione che la mission non sia ancora non del tutto compiuta, giacché l’impatto complessivo e le sensazioni che suscitano queste nuove canzoni non si discostano più di tanto dal solco con cui aveva inaugurato la sua stagione trionfale. E’ ancora un Tiziano Ferro acerbo il buon Riki, ma il Tempo gioca ancora dalla sua (ha appena 25 anni), e se saprà prendersene ancora per continuare a crescere abbandonando le comode autostrade del “tutto subito”, potrebbe davvero entrare fra i grandi del pop nostrano.

 Franz Coriasco