ROCCO PAPALEO: “La mia parte imperfetta” (Sony Music)

 

Non è certo la prima volta che un attore si lascia tentare dalla canzone d’autore, e con esiti piuttosto interessanti (Alessandro Haber, tanto per fare un esempio relativamente recente). Ora è la volta di Rocco Papaleo, stagionato autore lucano, esploso grazie al delizioso Basilicata coast to coast, e poi con la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo.

Nella manciata di frammenti che compongono questa sua seconda avventura discografica rivive la verve picaresca e giullaresca di un talento maturo ma ancora da scoprire in gran parte delle sue potenzialità. Monologhi bonsai e ballate in precario equilibrio tra folk e jazz, offerte con tenerezza e simpatica indolenza. Poesia del quotidiano costruita su metafore, gag, e divertiti disincanti che a tratti ricordano il Buscaglione degli anni belli, ma anche i fantasmi di Luttazzi e Arigliano. Ma i solchi esalano anche il sapore agrodolce del vivere odierno, quello della gente semplice che cerca di ritrovarne un senso nelle piccole cose o tra le pieghe di amori talvolta commuoventi, talaltra sconclusionati.