UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ROD STEWART: “Merry Christmas, Baby” (Verve)

Smessi da tempo i panni del rocker d’antan lo stagionato scozzese s’infila qui il candido costume da crooner sentimentale per cimentarsi con gli eterni classici della tradizione natalizia anglosassone.
21 Dicembre 2012
Il vecchio Rod ha ancora una voce capace di regalare brividi. Smessi da tempo i panni del rocker d’antan lo stagionato scozzese s’infila qui il candido costume da crooner sentimentale per cimentarsi con gli eterni classici della tradizione natalizia anglosassone.
A conti fatti è strano che questo sia il suo primo christmas-album (un esercizio pressoché obbligato per le star del pop anglo-statunitensi), giacché queste melodie immortali e il calore di queste atmosfere memorabili sembrano fatte apposta per esaltare i registri vocali di questo micione d’altri tempi.
Arrangiati da David Foster i tredici frammenti sono una piccola summa natalizia, proposta con la soffusa eleganza tipica del pop-jazz di Broadway: la dolcezza del miele e il tepore d’un caminetto acceso a far da sfondo e sottofondo alla notte e alle speranze più intime e universali dell’anno.
(Franz Coriasco)