UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ROXETTE: “Charm School” (Capitol)

Da ormai cinque lustri il duo svedese non è soltanto una delle griffe più note della scena musicale scandinava, ma anche una voce significativa per tutto il pop occidentale. Molti anzi li considerano gli eredi più credibili degli Abba che in quest’ambito sono considerati da sempre i maestri fondatori.Il punto è che talvolta il destino […]
21 Febbraio 2011
Da ormai cinque lustri il duo svedese non è soltanto una delle griffe più note della scena musicale scandinava, ma anche una voce significativa per tutto il pop occidentale. Molti anzi li considerano gli eredi più credibili degli Abba che in quest’ambito sono considerati da sempre i maestri fondatori.
Il punto è che talvolta il destino entra a gamba tesa perfino sulle carriere più robuste scompaginandone all’istante i piani e le prospettive. Nel caso di Marie Fredrikson si trattò di un terribile tumore al cervello che costrinse lei e il compare a uno stop di quasi un decennio. Così questo attesissimo ritorno ha soprattutto le sembianze di un ritorno alla base, colmo di gratitudine per lo scampato pericolo e anche di fiducia per il futuro. Dodici canzoni che non rinnegano la fortunata formula che li impose al grande pubblico negli anni Novanta: melodie elementari ed intriganti, ritmi semplici, una saggia alternanza d’energia rock e d’immediatezza pop. Nulla di nuovo dunque: ma per una volta il sapore non è quello di una pietanza riscaldata, ma piuttosto quello di una vecchia ricetta da riscoprire. 
(Franz Coriasco)