Il cantautore canadese - uno degli eredi al trono di quel tipo di pop bianco d’autore a mezza via tra Elton John e Mika, per capirsi - è tornato sui mercati della musica leggera dopo una parentesi lirica per la prestigiosa Deutsche Grammophon che non l’ha soddisfatto più di tanto.
Figlio d’arte (il padre Loudon è un songwriter di rango, e la madre Kate, scomparsa nel 2010 una cantante di scuola folk) questo cantautore canadese ormai quarantasettenne ha un stile vagamente barocco, che predilige la raffinatezza e l’ariosità melodica e questo suo album, prodotto da Mitchell Fromm, è un sontuoso esercizio di pop d’autore d’alto profilo.
Unfollow the rules sottolinea, fin dal titolo, l’esigenza di Rufus di tornare a quella sua creatività libera da troppi condizionamenti di genere, sfarzosa senza mai essere manieristica, che è sempre costituito il tratto saliente della sua espressività.
Nel complesso un album stiloso e da gourmet della musica, che punta più a un pubblico di buongustai che non ai supermercati del pop odierno.
Franz Coriasco