UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Saint Mary MacKillop

Il 17 ottobre 2010 una folla di circa ottomila australiani e neozelandesi ha presenziato alla solenne messa di canonizzazione della prima santa del proprio continente: suor Mary MacKillop. Fondatrice nella seconda metà dell’Ottocento del primo ordine religioso australe, le Sorelle di San Giuseppe del Sacro Cuore, ella condusse una vita tenace e travagliata tra il […]
21 Febbraio 2011
Il 17 ottobre 2010 una folla di circa ottomila australiani e neozelandesi ha presenziato alla solenne messa di canonizzazione della prima santa del proprio continente: suor Mary MacKillop. Fondatrice nella seconda metà dell’Ottocento del primo ordine religioso australe, le Sorelle di San Giuseppe del Sacro Cuore, ella condusse una vita tenace e travagliata tra il servizio dei più poveri e l’educazione dei bambini nei remoti villaggi della sua nazione.
Sotto la spinta di un evento speciale quale la canonizzazione, intorno alla figura della santa è nato un sito in lingua inglese, lodevole per abbondanza di contenuti e qualità dell’impaginazione grafica. Quadri simili ad un libro illustrato raccontano tutte le fasi dell’esperienza di Mary, dall’infanzia fino alla morte, avvolti in una soffusa nuvola rosa e supportati da eccellenti e surreali sfondi costruiti sul fotomontaggio di luoghi vissuti dalla suora. Inserti audio (lettura a viva voce di stralci delle sue lettere) e video (estratti da un film del 1994 a lei ispirato) sono integrati perfettamente nell’insieme e gli donano ulteriore vividezza.
Altre sezioni del sito, adagiate su grandi tele pittoriche di forte impatto artistico ed emotivo, sono dedicate all’eredità spirituale e concreta da lei lasciata, ai luoghi di pellegrinaggio, ai testi delle sue preghiere, ad una galleria di fotografie e, naturalmente, al processo di “canonisation” (appena aggiornato con il video della cerimonia in piazza San Pietro presieduta da papa Benedetto XVI). Anche la colonizzazione di spazi sui social network, come Facebook e Twitter, concorre a sostenere la causa di questa donna che ha conquistato mezzo mondo col suo carisma e vede oggi la sua congregazione operare in Australia, Nuova Zelanda, Timor Est, Irlanda, Perù e Brasile.