UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

SEIOTTAVI: “Vuccirìa” (Kelidon)

Quattro voci maschili e due femminili, e questo terzo album, uscito qualche mese fa, che meriterebbe davvero di farli conoscere al grande pubblico.
1 Febbraio 2016

Li conoscono ancora in pochi questi sei giovani palermitani, ma sono uno dei migliori gruppi vocali in circolazione in Italia.
Hanno classe e talento, fantasia e determinazione. E sul palco sono irresistibilmente spettacolari.
Quattro voci maschili e due femminili, e questo terzo album, uscito qualche mese fa, che meriterebbe davvero di farli conoscere al grande pubblico. Vuccirìa è il nome dello storico mercato del capoluogo siciliano, ma qui le loro radici ne incrociano mille altre: la tradizione dei grandi musical di Broadway, il pop-rock dei Queen, i Led Zeppelin della leggendaria Stairway to heaven, e mille altre suggestioni ancora.
Ma i SeiOttavi non si limitano a sbrodolare le solite cover: reinventano ed  eruttano fantasia da ogni solco, giostrandosi con gran mestiere e passione tra rock-opera e teatro-canzone, sonorità antiche e moderne. E il risultato è una manciata di canzoni originali a comporre un suggestivo patchwork sonoro, tra preziosi arabeschi polifonici e invenzioni ritmico-armoniche rutilanti. Tutto questo in un disco da applausi, che suggella i primi dieci anni di carriera dell’ensemble e che ha davvero tutto ciò che serve per traghettarli nell’Olimpo dei grandi del vocalismo pop mediterraneo.
(Franz Coriasco)