La stella bionda della Colombia ha ormai perso gran parte ogni delle sue radici latine per indossare i panni (sempre piuttosto striminziti in verità) di diva del pop occidentale. Lo dimostra anche il fatto che ben 13 dei 15 brani presenti sono cantati in inglese.
Shakira non ha comunque dimenticato chi è stato meno fortunato di lei. La sua sensibilità sociale la emancipa se non altro dall’evanescenza valoriale di tante colleghe: è ambasciatrice Unicef e ha creato una fondazione che fornisce assistenza a migliaia di bambini colombiani. Ormai vicina ai fatidici anta sta vivendo un momento d’oro, nella vita pubblica come nel privato, e questo quindicesimo album lo mette in mostra secondo i canoni tipici dello star-system pop: canzonette formalmente impeccabili, collaborazioni di prestigio, grinta ed estroversioni da sciantosa post-moderna che s’incrociano a qualche episodio più sentimentale; in un brano duetta con Rhianna, e in La La La, inno ufficiale dei prossimi mondiali brasiliani, gorgheggia con Carlinhos Brown. Insomma, i fans troveranno pane per le loro orecchie e i loro occhi, ma chi chiede alle canzoni anche un po’ di sostanza dovrà ovviamente rivolgersi altrove. (Franz Coriasco)