UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

SHAWN MENDES: “Handwritten” (Island)

Ha soltanto 16 anni questo ragazzotto canadese, ma il sound e la scrittura rivelano un approccio alla materia più vicino ai maestri del cantautorato acustico che non ai lustrini delle stelle del pop da supermercato.
4 Maggio 2015

            Ha soltanto 16 anni questo ragazzotto canadese. Ma sbaglierebbe chi pensa al solito prodotto costruito a tavolino a beneficio del mercato adolescenziale. Siamo è pur vero nell’ambito del classico pop di facile consumo, ma il sound e la scrittura rivelano un approccio alla materia più vicino ai maestri del cantautorato acustico che non ai lustrini delle stelle del pop da supermercato.
Shawn è una creatura nata dalla democrazia spontaneista del web; ha una bella voce – molto più matura di quel che ci si potrebbe aspettare dalla sua giovanissima età – e anche una notevole padronanza di scrittura. Questo suo attesissimo album di debutto conferma le buone impressioni che già aveva saputo suscitare nel recente passato. Ora però l’attende la sfida più ardua: non restar stritolato dalle spire e dalle isterie del business. Davanti a sé un bivio decisivo: da una parte gli impervi ma più esaltanti sentieri dylaniani e quelli dei maestri del soul, dall’altra la comoda e ben più pericolosa autostrada già percorsa da mille Justin Bieber: a lui - e a chi lo ha sapientemente guidato fin qui - la scelta…
 
 
Franz Coriasco