UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

THOM YORKE: “Anima” (XL Records)

Nove brani per poco più di trequarti d’ora di musica rarefatta, ipnotica, straniante...
29 Luglio 2019

Se cercate qualcosa di totalmente estraneo alle offerte del pop balneare che impazzano in queste settimane, consiglio di buttar l’orecchio all’impervio ritorno solista di Thom Yorke: nove brani per poco più di trequarti d’ora di musica rarefatta, ipnotica, straniante.

Ne escono sempre meno di dischi così avulsi dai diktat dei mercati, e ancor più rari sono quelli che riescono a conquistarsi un posto nei quartieri alti delle classifiche. York c’è riuscito in virtù di un blasone invidiabile e di una credibilità artistica accumulata in decenni di rigore e coerenza espressiva, sia da solo che coi Radiohead di cui è stato da sempre il leader carismatico.

“Uno spazio contemplativo della condizione d’ansia in cui viviamo”: così l’autorevole sito Rockol ha definito questa sesta avventura solista dell’artista britannico. Campionamenti elettronici, loop, immersioni sonore che dilatano, stravolgono, polverizzano i concetti canonici di canzone per offrire un racconto distopico dell’oggi. E sullo sfondo, sottinteso dal titolo, uno dei grandi enigmi antropologici che ci aspettano dietro l’angolo: che rapporto avremo con l’intelligenza artificiale?

Yorke è un’artista e questo suo nuovo lavoro solista non da’ risposte, ma costringe ad immergersi in questo interrogativo accompagnati da un atmosfera sonora tracimante di suggestioni.

 

Franz Coriasco