UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

VAMPIRE WEEKEND: “Father of the bride” (Sony Music)

Questa ancor giovane band newyorkese è un vulcano d’idee in perenne eruzione.
13 Maggio 2019

Non fatevi ingannare dal nome. Questa ancor giovane band newyorkese è un gruppo solare – per quanto avanguardista – ed è un vulcano d’idee in perenne eruzione.

Non era facile bissare un piccolo capolavoro come il loro album del 2013, ma Ezra Koenig e i suoi due soci ci sono riusciti, nonostante la perdita di uno degli elementi della band primigenia. Formatasi nel 2006, la band ha all’attivo quattro album, e quest’ultimo possiede tutto ciò che serve per confermane appeal e trendysmo.

Siamo nell'ambito, anzi, all'apogeo, del cosiddetto indie-rock: minimalismo e spontaneità contrapposti alla magniloquenza standardizzata dell’hip-hop e del neo rhythm’n’blues da classifica. Questi anomali vampiri cannibalizzano decenni di culture pop e soul e li ripropongono a modo loro con un approccio che spazia dal progressive alla filastrocca postmoderna, dal flower-power psichedelico al soul due punto zero.

E’ un album strabordante di creatività questo Father of the bride, solare – anzi, primaverile come l’hanno definito – che conquista fin dal primo ascolto, ma senza strepiti né trucchetti per acchiappare gli ingenui. E tuttavia è raro ascoltare lavori così trendy e così sintonizzati su questo presente.

 

Franz Coriasco