UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ZAYN: “Mind of mine” (Rca)

Numeri da capogiro per questo ex-ragazzino oggi ventitreene che ha avuto l’ardire di lasciare la pop band più famosa del mondo per mettersi in proprio.
4 Aprile 2016

Un debutto attesissimo quello del trasfuga degli One Direction. Il singolo apripista di questo suo primo album solista è finito immediatamente in testa alle classifiche di mezzo mondo: sia quelle di vendita, che quelle di streaming (oltre 25 milioni nei primi cinque giorni), mentre il video corrispondente ha rastrellato quasi 300 milioni di visualizzazioni su YouTube. Numeri da capogiro per questo ex-ragazzino oggi ventitreene che ha avuto l’ardire di lasciare la pop band più famosa del mondo per mettersi in proprio.
Come accade molto spesso in questi casi – si pensi a Robin Williams coi Take That – a guidarlo è stata soprattutto la voglia di dimostrare a sé stesso e al mondo di poter stare in piedi da solo, nonché la voglia di prendere le distanze da un progetto stressante e non più perfettamente aderente al proprio modo di concepire la musica.
Zayn Javaad Malik (un po’ di sangue pakistano nelle vene, ma nativo di Bradford, nel West Yorkshire) non abbandona le spiagge sfavillanti del pop, ma ne sposta il baricentro verso sonorità più moderne, vicine al RnB contemporaneo: ne è risultato un disco tremendamente piacevole, ben strutturato, sostenuto da modernismi elettronici e con un impatto a mezza via tra l’ipetrofismo dance di Timbaland, e gli andamenti più soul di gente come Alicia Keys e John Legend. Un’ottima partenza dunque, anche se è da qui in avanti che la strada comincerà a salire davvero.
(Franz Coriasco)