Scrivo questo appunto a margine della visita che Mons. Nunzio Galantino sta compiendo in Giordania. Negli spostamenti mi accompagna la testimonianza di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa: le sue “Lacrime di sale” accomunano il Mediterraneo a questo deserto che a pochi chilometri diventa Siria e Iraq. Comune è pure la dignità con cui i rifugiati tendono la mano nella speranza di poter stringere un lembo di futuro. E comune anche la risposta generosa di uomini e donne che accettano di sentirsene responsabili. Scrivo di una Chiesa in prima linea nell'aprire porte, accogliere e integrare quanti vi bussano stremati, rivestiti soltanto della loro fede.
don Ivan