UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Sacerdoti e Internet, in rete per il Vangelo

Oggi la sfida educativa passa anche attraverso il web. Di qui l’importanza di conoscere l’attenzione che i preti dedicano alle nuove tecnologie per aiutarli a trasformarle in strumenti dell’annuncio: il rapporto dei presbiteri con il mondo digitale è al centro di un’indagine promossa dall’Università di Lugano in collaborazione con l’Ateneo Pontificio della Santa Croce.
8 Gennaio 2010
Sacerdoti e Internet, un binomio che sempre più fa rima con l’impegno di co­municare il Vangelo nella Rete. Ma quanti sono i preti che vanno on line? A que­sta domanda vuole rispondere la ricerca Pic­ture, acronimo di Priests’ Ict use in their Re­ligious Experience (cioè il modo con cui i sa­cerdoti usano le nuove tecnologie per l’atti­vità pastarale), con l’obiettivo di studiare le pratiche d’uso delle tecnologie dell’informa­zione e della comunicazione (Ict), e di Inter­net in particolar modo da parte dei sacerdo­ti della Chiesa cattolica. «La ricerca, che ha il sostegno della Congregazione per il Clero, è realizzata dai laboratori NewMinE-New Me­dia in Education Lab e webatelier.net dell’U­niversità della Svizzera italiana di Lugano in collaborazione con la Facoltà di Comunica­zione sociale istituzionale della Pontificia U­niversità della Santa Croce di Roma – spiega Lorenzo Cantoni, docente alla facoltà di scienze della comunicazione all’Università della Svizzera italiana –. L’Indagine si collo­ca nell’ambito delle iniziative per l’Anno Sa­cerdotale e desidera disegnare una mappa del rapporto dei presbiteri con il continente digitale di cui ha parlato papa Benedetto X­VI, nel messaggio 'Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia' per la 43ª Giorna­ta mondiale delle comunicazioni sociali».
  Ma perché realizzare una indagine riguar­dante il rapporto tra sacerdoti e Internet? «La domanda dovrebbe essere perché non l’ab­biamo fatto prima. A parte gli scherzi, se In­ternet è diventato così onnipresente nella vi­ta ordinaria, è logico pensare ad una ricerca di questo tipo – sottolinea Daniel Arasa, do­cente alla Pontificia Università della Santa Croce di Roma –. L’Anno Sacerdotale indet­to da Benedetto XVI è stata l’occasione per farlo. Così l’università può offrire il suo con­tributo, di carattere scientifico, al servizio che la Chiesa fa per tutti i fedeli e in particolare per i sacerdoti. Ci sembra molto interessan­te conoscere i rapporti dei sacerdoti con In­ternet, la loro visione delle nuove tecnologie, i loro usi e abitudini, in modo da poter offri­re indicazioni che siano utili per ancora mi­glior uso di esse. Siamo ancora alle soglie del­lo sviluppo tecnologico nella Chiesa e tutte le ricerche in questo ambito sono benvenu­te. Con dati certi, la gerarchia della Chiesa può anche fornire migliore orientamenti ai suoi pastori e, soprattutto, sviluppare pro­grammi di formazione più congrui alle ne­cessità pastorali attuali. Non dobbiamo poi dimenticare che, a loro volta, i sacerdoti de­vono aiutare tante altre persone nell’educa­zione all’uso dei media». Quella educativa è una sfida importante an­che sul fronte di Internet e il sacerdote, co­me tutti gli altri credenti, ha bisogno di capi­re e comprendere un luogo come il web in cui è possibile reperire informazioni ed entrare in contatto con la gente tramite le applica­zioni e i software a disposizione.
  «È anche vero che, come succede nel resto della società, c’è una spaccatura o una di­stinzione chiara tra l’approccio e l’uso che fanno delle nuove tecnologie i sacerdoti più anziani e quelli più giovani – aggiunge anco­ra Arasa –. Mentre i primi in molti casi, no­nostante alcune eccezioni, sono privi della destrezza e quindi limitano i loro uso ai bi­sogni più immediati, come per esempio nel caso del telefono cellulare, i secondi sono molto più attrezzati e si buttano, per così di­re, senza paura nella mischia digitale: e-mail, forum, social network. Ma la diversità con il tempo si assottiglierà». 

  
 
 

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