"La festa di San Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa, Patrono dei giornalisti, degli scrittori e degli operatori della Comunicazione Sociale, è un importante appuntamento annuale che ci aiuta a riflettere sulla funzione sociale dell’informazione nell’era 'liquida' della globalizzazione, della complessità, dell’individualismo e della personal communication, e sulle conseguenze che essa può provocare", così Monsignor Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, nel Messaggio ai giornalisti pubblicato sul periodico della Diocesi "Voci e Volti".
Ricordando il tema del Messaggio del Papa per la 52a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Mons. Castoro scrive "a noi cristiani, ancora e sempre, sta a cuore la verità perché non abbiamo rinunciato a ritenere che dire la verità è possibile, né tantomeno abbiamo rinunciato all’impegno che ci spinge a testimoniarla".
E ancora l'Arcivescovo esorta a dire la verità, che "è possibile anche nell’epoca delle fake news. Ma ad alcune condizioni: non bisogna mai confondere verità e opinione e bisogna conoscere i meccanismi delle piattaforme usate per rilanciare e diffondere notizie online".
"Di fronte a tutto questo - prosegue il Messaggio - è necessario educare a capire il problema e motivare a un buon uso delle forme espressive che quotidianamente usiamo. Ciò vale soprattutto per i nostri ragazzi: i più esposti alle distorsioni della comunicazione e i più influenzabili da esse".
Mons. Castoro conclude citando il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei ed esorta i giornalisti: "vi chiedo, qual segno di autenticità, la testimonianza di una «vita controcorrente», segno di «dedizione totale a Dio» e di «una libertà che prima viene vissuta e poi proposta agli altri»".