UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Se l'oratorio diventa “platea”

Un piccola saletta parrocchiale, un proiettore e un gruppo di una quindicina di parrocchiani che si impegnano a trovare i titoli giusti da tanti anni. Basta questo per creare un cineforum a conduzione familiare, e lo sa bene don Antonio Resca, della chiesa di Santa Maria, che ha deciso di farlo diventare un appuntamento settimanale...
15 Ottobre 2013
Un piccola saletta parrocchiale, un proiettore e un gruppo di una quindicina di parrocchiani che si impegnano a trovare i titoli giusti da tanti anni. Basta questo per creare un cineforum a conduzione familiare, e lo sa bene don Antonio Resca, della chiesa di Santa Maria, che ha deciso di farlo diventare un appuntamento settimanale. Non una cosa in grande, sia ben chiaro, perché si perde lo spirito educativo e di raccoglimento che si può avere soltanto in uno spazio che ricorda l’intimità del salotto di casa. «Per questo non lo abbiamo mai pubblicizzato se non tra le mura della parrocchia – spiega don Resca –. È un’iniziativa che è nata per volontà di alcune persone che frequentano assiduamente la chiesa. E che mi ha trovato del tutto d’accordo». Perché grazie alle pellicole possono essere trasmessi messaggi universali importanti. Il film coinvolge, emoziona, stimola tutti i canali di riflessione grazie all’immedesimazione. «Abbiamo scelto tanti titoli diversi e chiamato amici o parroci esperti di tematiche di attualità nazionale ed estera che ci hanno permesso di commentare insieme la storia appena vista – continua don Resca». «Devo dire che quest’appuntamento ci ha dato l’opportunità di ampliare notevolmente la nostra cultura – spiega – perché vediamo film che magari a casa non ci verrebbe in mente di guardare». È il caso, per esempio, delle ultime tre proiezioni incentrate sul tema dell’Armenia. Anche qui, a determinare la scelta è stata una coincidenza. «Una delle parrocchiane – dice don Antonio – è andata in viaggio con Riccardo Pane, armenista della Facoltà Teologica di Bologna, in quelle terre. E ha voluto condividere la sua esperienza». Vodka Lemon, La Masseria delle Allodole e Ararat, alcuni dei titoli previsti «che raccontano la situazione dell’Armenia dopo il crollo del sistema sovietico», spiega Riccardo Pane. «E poi ancora – continua – il tema del genocidio negli altri due film, che tanto ci fa interrogare sulla nostra fede».