UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Senigallia: una sala “modello”

Settantacinquemila di qua, altrettanti di là, al cinema. Praticanti alla Messa domenicale del Duomo di Senigallia e spettatori della sala della comunità «Gabbiano»: appena qualche anno fa si equivalevano.
6 Dicembre 2011
Settantacinquemila di qua, altrettanti di là, al cinema. Praticanti alla Messa domenicale del Duomo di Senigallia e spettatori della sala della comunità «Gabbiano»: appena qualche anno fa si equivalevano. Numeri che fanno pensare, che a volte si sovrappongono, molto più spesso si ignorano. Eppure avrebbero molto da raccontarsi.

All’inizio del secolo scorso il «Gabbiano» comincia a volare. Cento anni fa si chiamava «Sacro Cuore» e in una città dall’animo anarchico e un po’ anticlericale aveva il coraggio di proporsi come luogo di incontro, cultura, tempo libero di qualità.
Il prosieguo della storia è più o meno quello delle altre sale della comunità italiane, in bilico tra chiusure e rilanci, entusiasmi e freddezze. Il «Gabbiano» non solo ha tenuto botta alla proliferazione dei multiplex che hanno fatto delle Marche (appena un milione e mezzo di abitanti) il luogo con la più alta concentrazione europea di schermi. Il piccolo cinema ha inaugurato un’altra saletta, è diventato un punto di riferimento della cinematografia che ha qualcosa da dire, coordina il lavoro di 30 sale associate all’Acec Marche.
In diocesi altre parrocchie hanno scommesso sulla sala, incoraggiati dall’esperienza del «fratello maggiore». A Castelleone di Suasa il «Cinema Suasa – auditorium Giovanni Paolo II» è curato con competenza da un gruppo di giovani. Ostra si sta avvicinando all’inaugurazione della sua ritrovata sala. Altri spazi si animano con proposte che vanno dal concerto di band locali, a serate multimediali, convegni, presentazione di libri. Il «Buon Pastore», della parrocchia del Portone di Senigallia, è un altro spazio tornato al suo primo amore, il teatro, e ospita rassegne teatrali per famiglie.
La sala della comunità sa fare anche di questi piccoli miracoli. I tremila iscritti alla newsletter, il centinaio di spettatori che il mercoledì si gusta un film d’essai, i turisti che in estate apprezzano il fresco dell’arena estiva, le rassegne organizzate insieme con l’associazionismo del territorio, danno fiducia, tanto che la neonata «Fondazione Gabbiano» gestisce, a Senigallia, oltre al cinema anche «Radio Duomo Senigallia inBlu», il settimanale diocesano «La Voce Misena», iniziative sul versante della cultura e della comunicazione.