UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Si è svolta la quarta edizione del “Terni film festival popoli e religioni”

Trentasei film provenienti da 13 diversi Paesi, 10 giorni di eventi tra convegni, concerti, dibattiti e spettacoli teatrali, 10 mila spettatori, 15 programmi radiofonici, 3 gemellaggi con festival internazionali, 5 presenze su tv e radio nazionali, una rivista tematica, un sito web (www.filmfestivalpopoliereligioni.it) che raccoglie articoli, e decine di ospiti ogni giorno.
10 Dicembre 2008

Trentasei film provenienti da 13 diversi Paesi, 10 giorni di eventi tra convegni, concerti, dibattiti e spettacoli teatrali, 10 mila spettatori, 15 programmi radiofonici, 3 gemellaggi con festival internazionali, 5 presenze su tv e radio nazionali, una rivista tematica, un sito web (www.filmfestivalpopoliereligioni.it) che raccoglie articoli, e decine di ospiti ogni giorno. Sono questi i numeri della quarta edizione del Terni film festival popoli e religioni, ideato dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Vincenzo Paglia, e organizzato dall'Istituto di studi teologici e storico-sociali (Istess) di Terni, che si è svolto a Terni dal 7 al 16 novembre. Il bilancio della kermesse è stato fatto in una conferenza stampa il 9 dicembre a Terni.

Un festival unico. "Un bilancio positivo" del film festival "per l'alta partecipazione del pubblico che ha raggiunto le mille presenze al giorno, con una forte presenza al mattino degli studenti, anche extracomunitari, che hanno mostrato interesse per le proiezioni". È soddisfatta dei risultati Stefania Parisi, direttore dell'Istess (Istituto di studi teologici e storico-religiosi. "Bisogna che noi gridiamo sui tetti le cose belle che vengono fatte in questa città - commenta mons. Antonio Maniero, vicario generale della diocesi -. Basta piangerci addosso. L'entusiasmo riscosso da questo festival interreligioso è la prova che nei giovani e nella gente non c'è tutta questa superficialità di cui spesso si parla". Parisi ha sottolineato come quello di Terni sia "l'unico festival in Italia dedicato al dialogo interreligioso. In esso sono presentati film in lingua originale sottotitolati, che rispecchiano le problematiche e i valori di diverse aree culturali e religiose del mondo". Il tema scelto per la quarta edizione, "Religioni e diritti umani", ha ricordato Parisi, "richiama il 60° anniversario per la Dichiarazione universale dei diritti umani e il tema dell'Anno europeo 2008, dedicato al dialogo interculturale". Quest'anno il festival ha rivolto un'attenzione particolare alla "Cina, tra mercato e repressione". "La Cina, infatti - ha evidenziato Parisi - non è solo in forte espansione economica ma è attraversata anche da tensioni politiche, culturali, sociali e religiose, le cui conseguenze toccano anche noi".

Un aiuto al dialogo. La qualità del festival, secondo Parisi, si è rilevata "eccellente per la bellezza dei film, per l'attinenza alle tematiche del festival e per l'originalità di molte pellicole. Una nota distintiva è stata anche la presenza di anteprime nazionali ed europee. Le aree più rappresentate nei film sono state Cina, Congo, Tunisia, Polonia, Romania, Uruguay, Sri Lanka, Libano, Israele e Palestina, Marocco, Ecuador, Italia". L'obiettivo è far conoscere di più, attraverso i film, "le altre religioni, con particolare riferimento alle tre monoteistiche, senza escludere le altre. Con l'auspicio che dalla maggiore conoscenza nasca una stima reciproca e il superamento della conflittualità e della paura del diverso. Tutti i credenti se sono sinceri amano la pace e portano il loro contributo di cui c'è grande bisogno perché c'è crisi di spiritualità", ha osservato Parisi. Nelle precedenti edizioni i film in concorso sono stati valutati da una giuria popolare. "In questa quarta edizione invece - ha sottolineato Parisi - abbiamo deciso di costituire una giuria di qualità, composta da mons. Dario Edoardo Viganò, presidente dell'Ente dello spettacolo e direttore della Rivista del cinematografo, Enzo De Caro, attore e autore, Marzia Ubaldi, attrice e doppiatrice".

Film originali. I vincitori della quarta edizione del festival sono stati "Corazones de mujer" di Pablo Benedetti e Davide Sordella per il miglior lungometraggio e "Sotto il cielo di Ahmedabad" di Stefano Rebechi e Francesca Lignola, per il miglior documentario. "La giuria - ha detto il direttore artistico, Matteo Ceccarelli - ha assegnato questi premi per l'originalità della trattazione filmica di tematiche morali e religiosi complesse e a volte provocatorie ma attualissime e degne di attenzione (rapporto tra la religione e l'amore, e le differenze, e le tradizioni culturali e i simbolismi locali)". "Preziosa", per Parisi, si è rilevata, ancora una volta, "la collaborazione con le facoltà universitarie di Terni, scienze della formazione, scienze politiche ed economia. Da sottolineare le collaborazioni con le associazioni locali come la Caritas diocesana, il movimento giovanile delle Acli, Centro missionario".
Una novità riguarderà la prossima edizione del film festival: dal prossimo anno, infatti, l'Ente dello spettacolo offrirà al documentario vincitore una distribuzione nazionale grazie alla collaborazione con il circuito Microcinema, che comprende tutti i cinema italiani a sala unica. Il documentario vincitore sarà inserito in questo circuito che gli consentirà di essere proiettato in oltre 100 sale italiane. Il progetto "Cielo e Terra", in cui rientra il film festival, continua per tutto l'anno con una serie di iniziative e appuntamenti: ad esempio, l'11 dicembre sarà presentato, sempre a Terni, il libro "Il viaggio di Gesù" di Franco Scaglia, alla presenza di mons. Paglia, del vaticanista Rai Fabio Zavattaro e Andrea Di Consoli, scrittore e critico letterario. L'incontro sarà preceduto - alle 16 - dalla proiezione del film "Il viaggio di Gesù" di Sergio Basso, tra le opere più apprezzate della quarta edizione del Terni film festival.