UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Sofferenza da raccontare

Due storie di sofferenza per orientare gli stili della comunicazione e dell’informazione: le ha proposte l’Ucsi Marche in occasione della festa del patrono, San Francesco di Sales celebrata per l’occasione nell’ospedale regionale a Torrette di Ancona con l’Arcivescovo di Ancona-Osimo, cardinal Edoardo Menichelli.
3 Febbraio 2016

Due storie di sofferenza per orientare gli stili della comunicazione e dell’informazione: le ha proposte l’Ucsi Marche in occasione della festa del patrono, San Francesco di Sales celebrata per l’occasione nell’ospedale regionale a Torrette di Ancona con l’Arcivescovo di Ancona-Osimo, cardinal Edoardo Menichelli.
La prima è la storia di Franco Grasso, giornalista Ucsi che non fa mistero della sua malattia, scegliendo di comunicarla, attraverso i microfoni della tv-radio privata per cui lavora. «Una scelta, ha commentato, che mi ha aiutato a vivere con maggiore consapevolezza la condizione di sofferenza, con la decisione di condividerla, e di condivere la curiosità su quello che il Signore intende riservarsi dopo». La seconda storia riguarda Franco Di Giacinto, medico cattolico, da 15 anni malato di Sla. Attraverso un video ha raccontato non solo la sua sofferenza, ma anche la sua gioia di vivere, ritrovata grazie alla fede. La moglie Pia e la figlia Marta hanno raccontato la difficoltà di vivere in solitudine questa condizione: «L’Aisla – hanno affermato –, non ha una mappatura della situazione perché le famiglie si vergognano di rendere pubblica la malattia». Dal cardinal Menichelli dunque è arrivato l’invito a recuperare il senso vero della notizia e dell’informazione come servizio alla comunità. «Queste – ha affermato – sono storie di vita vera, poco conosciute, come poco conosciute sono tante storie simili. Nostro compito, oltre che le umane vicinanza e solidarietà, è anche dare loro voce, perché é una voce di speranza e di gioia, gioia vera. Non è un caso – ha chiosato Menichelli – che questa gioia, questa serenità, nascano nelle persone, nelle famiglie che nelle loro case non hanno mai perso la centralità del 'Libro', della Parola».