UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Stampa… da volontari

«Da quattro anni ogni giovedì percorriamo 50 chilometri andata e ritorno per andare a Faenza a prendere 10 copie del settimanale diocesano Il Piccolo e portarlo nelle due edicole del nostro paese, Fusignano, 8mila abitanti ». È la testimonianza dei coniugi Silvia Peri e Antonio Valgimigli, due degli 80 volontari della redazione del settimanale di Faenza-Modigliana, riuniti nei giorni scorsi col vescovo Claudio Stagni «per rilanciare i media cattolici». Raccontano ancora Silvia e Antonio: «Il nostro storicamente è il paese più 'rosso' della diocesi, e fino a pochi anni fa nessuno sapeva che esistessero il Piccolo e Avvenire.
25 Novembre 2014

«Da quattro anni ogni giovedì percorriamo 50 chilometri andata e ritorno per andare a Faenza a prendere 10 copie del settimanale diocesano Il Piccolo e portarlo nelle due edicole del nostro paese, Fusignano, 8mila abitanti ». È la testimonianza dei coniugi Silvia Peri e Antonio Valgimigli, due degli 80 volontari della redazione del settimanale di Faenza-Modigliana, riuniti nei giorni scorsi col vescovo Claudio Stagni «per rilanciare i media cattolici». Raccontano ancora Silvia e Antonio: «Il nostro storicamente è il paese più 'rosso' della diocesi, e fino a pochi anni fa nessuno sapeva che esistessero il Piccolo e Avvenire.
Oggi, oltre alle dieci copie in edicola, ci sono anche abbonati del settimanale, si distribuisce Avvenire in parrocchia e arriva anche in edicola ». Molti collaboratori volontari operano dai rispettivi paesi (come la giovane insegnante Silvia Nannini da Tredozio, «per tenere collegata la montagna alla città e alla pianura »), da soli o in gruppo. È il caso della parrocchia di Santo Stefano, la concattedrale di Modigliana, dove don Massimo Goni, parroco da un anno, ha radunato una piccola redazione locale col compito «non solo di scrivere prezzi ma anche di formare un gruppo di operatori pastorali dei social network». Per tanti volontari la collaborazione col settimanale dura da una vita, «rimanendo a disposizione per qualsiasi servizio» anche nell’età della pensione, come i coniugi Gina e Giovanni Cimatti, mentre don Tiziano Zoli, responsabile dell’Ufficio stampa diocesano e parroco a Traversara, ha iniziato a leggere da bambino «in casa col Piccolo» e continua a diffonderlo anche dopo 44 anni in tutte le famiglie delle parrocchie da lui guidate «perché arrivi in ogni famiglia la parola della Chiesa».
Molti collaboratori sono coppie di sposi, come Fortunata Filipponi e Mario Montuschi di Marradi, che scrivono insieme, discutendo, «ma ci serve per formarci insieme». Il 18enne Samuele Maccolini ha invece appena scritto il primo articolo, su giovani e lavoro. Giulio Donati, vicedirettore da 20 anni, richiama tutti al massimo impegno, compresa la diffusione del settimanale e di Avvenire, com’è avvenuto nella recente Giornata del quotidiano, «per portare la visione cristiana in tutto il territorio».