UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Su “Filmcronache” il Dio nascosto

Il nuovo numero della rivista di cultura cinematografica dell'Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani si pone sulle tracce dei film in cui "il sacro si veste da profano".
21 Aprile 2022

Un titolo impegnativo, “Il Dio nascosto: quando il sacro si traveste da profano”, per indagare quella spiritualità segreta, talvolta confusa e contraddittoria, ma spesso sorretta da una fede autentica, che un certo cinema contemporaneo ha indirizzato verso l’Alto, pur prelevandola da una quotidianità fragile, ambigua e provocatoria. Attraverso quattro saggi critici sul tema, il nuovo numero di "Filmcronache", la rivista dell’Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani, si muove dunque lungo le tracce di quei film (e di quegli autori) in cui la presenza di Dio appare spesso offuscata dalle seduzioni, dagli inganni e dalle miserie dell’incompiutezza umana.
Nel suo intervento, Tomaso Subini, docente di Cinema, fotografia, televisione e nuovi media all’Università degli Studi di Milano, si interroga su “Che cos’è un film religioso?”, ponendo una domanda di fondo alla quale, dagli anni ’50 e ’60, hanno cercato di rispondere studiosi, ricercatori e istituzioni, esplorando nel contempo le liste ‘ufficiali’ dell’epoca, contenenti opere controverse come Francesco giullare di Dio o Il Vangelo secondo Matteo. “Dietro le divise: il ‘mestiere’ della fede” è invece il contributo di chi scrive, che in un’ampia panoramica, sospesa tra la beatitudine celeste e il precipizio terreno, rintraccia in alcuni recenti film come Corpus ChristiAgnus DeiMaternalGli occhi di Tammy Faye e Beginning la veicolazione di una fede nutrita di preghiera e testimonianza, ma anche, non di rado, affaticata da sofferenze interiori e crisi vocazionali.
Nel suo contributo, intitolato “Imago Dei, fra natura e mito”, Francesco Crispino evidenzia poi come un universo di simboli, mitologie e memorie ancestrali (e film come La vita nascosta–Hidden lifeThe Book of VisionNon cadrà più la neveValley of the GodsPiccolo corpo e Re Granchio) rimandino ad un Dio immanente e pervasivo, capace di manifestarsi in tutta la sua potenza a chi si dispone ad accoglierlo.
Infine, con “Titane: un viaggio nuovo (e antichissimo) nella vita”, padre Guido Bertagna, gesuita, già direttore del Centro culturale San Fedele di Milano, analizza a tutto campo il film di Julia Ducournau, Palma d’oro di Cannes 2021: una parabola postmoderna e postumana su un amore capace di accogliere l’altro oltre ogni ragionevole attesa. A chiudere questo numero di Filmcronache gli echi della Berlinale, con Alcarràs della spagnola Carla Simòn premiato con l’Orso d’oro, e del Torino Film Festival, in cui a prevalere è stato Between two dawns del turco Selman Nacar.