UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Successo per il progetto sui social media

Venerdì 17 ottobre si è tenuto il primo incontro del breve corso “Social-media project”, iniziativa che fa parte del più grande progetto “Laboratorio dei talenti”, coordinato dall’Ufficio diocesano di Comunicazioni Sociali
in collaborazione con MED – Associazione Italiana per l’Educazione ai Media e alla Comunicazione.
31 Ottobre 2014

Venerdì 17 ottobre si è tenuto il primo incontro del breve corso “Social-media project”, iniziativa che fa parte del più grande progetto “Laboratorio dei talenti”, coordinato dall’Ufficio diocesano di Comunicazioni Sociali
in collaborazione con MED – Associazione Italiana per l’Educazione ai Media e alla Comunicazione.
I partecipanti, studenti delle scuole superiori di Asti e dintorni, alla fine del ciclo di sei appuntamenti riceveranno un attestato di partecipazione per l’assegnazione dei crediti formativi della scuola di appartenenza, questo poiché, grazie all’alta qualità didattico-educativa, il progetto beneficia del patrocinio del Miur-Ust di Asti. A introdurre l’incontro è stata Adriana Marchia, direttrice dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, presente
anche il nostro vescovo mons. Francesco Ravinale, il quale è intervenuto subito dopo una preghiera di ringraziamento al Signore per le meravigliose invenzioni della scienza e della tecnica. Le parole del vescovo sono state di incoraggiamento ai ragazzi spronandoli alla conoscenza, all’impegno e alla buona volontà.
Subito dopo i mediaeducator, Michele Aglieri e Giulio Tosone (in sostituzione di Angela Castelli), docenti dell’Università Cattolica, alternandosi si sono approcciati ai ragazzi con fare scherzoso e leggero affrontando una tematica quotidiana, presente e quanto mai urgente e improrogabile da approfondire, i Media.
Il tema del primo appuntamento, infatti, riguardava i media nel quotidiano. Alla domanda cosa venisse in mente con la parola “Media” le risposte sono state molteplici e nello stesso tempo molto pertinenti: intrattenimento, rete, comunicazione, mezzo, informazione…
Ha colpito molto la risposta di don Andrea Martinetto (uno degli organizzatori insieme a don Mauro Canta), che ha dato una definizione dei Media come “stanza”, quella dove ci si chiude per stare soli. Il motivo per cui è nato questo progetto di incontri laboratoriali è principalmente quello di lavorare un terreno già battuto in maniera spontanea, incosciente e inconsapevole. Tutt i noi abbiamo esperienza con i
media, ma difficilmente abbiamo una preparazione tale che ci permetta di discernere le cose negative e positive che essi apportano. Men che meno i giovani, essi sono ancora più risucchiati da questo calderone, vivono perennemente pervasi e invasi dai media. L’obiettivo che si propongono i coordinatori e gli organizzatori è proprio quello di accrescere il senso di responsabilità e consapevolezza, il senso critico e la chiarezza di ciò che sta dietro tutto ciò che è mediatico e digitale. “Noi ci media-educhiamo per primi - sostiene il professor Giulio Tosone - il processo di educazione al mondo mediatico e digitale parte proprio da noi, dalla nostra volontà di non assorbire quanto ci viene proposto come spugne. Non necessariamente serve demonizzare i media, si demonizza in genere qualsiasi novità; l’importante è che ci sia una conoscenza approfondita e una coscienza nell’uso di tali mezzi di comunicazione e informazione. Quindi al fattore passivo dovrà sostituirsi quello attivo”
Venerdì 24 ottobre il tema su cui si è lavorato, è stato “Immagine e identità”, cioè l’immagine nella comunicazione, relazione, emozione ed è stato coordinato dai docenti mediaeducator Angela Castelli e Michele Aglieri.
Il 7 novembre, poi, l’argomento per il laboratorio sarà “Dal cellulare a...”, per farne un uso più attento e consapevole (coordinamento di Giulio Tosone e Michele Aglieri). Gli incontri si tengono dalle 17.30 alle 21 nel Foyer delle Famiglie, via Milliavacca, 7. E’ previsto un break di intervallo.
(Juliana Nasufi)
 

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