Dieci film per “fare esperienza” della misericordia. In un volume ecco la proposta dell’Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) per riscoprirsi capaci di amare e perdonare, anche quando sembra troppo arduo. Un itinerario da percorrere da soli o in compagnia.

“Attraverso l’arte – la musica, l’architettura, la scultura, la pittura – la Chiesa spiega, interpreta la rivelazione”, dice Papa Francesco. Un dipinto, come “Il ritorno del figliol prodigo” di Rembrandt, può diventare dunque spunto per riflettere sul perdono, la giustizia e la libertà.

La seconda proposta cinematografica dell'Ente dello spettacolo e della CNVF è "Tracks", di John Curran, una pellicola che racconta di un itinerario fisico-spirituale verso il riscatto, e può far riflettere sull'opera di misericordia corporale “Dar da bere agli assetati”.

Accenno, tentativo di approfondimento o di dribblare stereotipi e luoghi comuni: da De Andrè a Frankie HiNrgy, passando per alcuni dei brani in gara al Festival di Sanremo, ecco un viaggio alla scoperta della misericordia tra note e parole.

I contenuti del Messaggio si trasformano in tratti di matita e colori: ecco il logo scelto da Paolini e Paoline per accompagnare le iniziative della Settimana della Comunicazione, in programma dal 1 all'8 maggio.

La terra, una famiglia del Salento alle prese con la crisi economica e lavorativa, la voglia di riscatto, la speranza. Il film di Edoardo Winspeare è una fotografia della forza di reazione sul territorio affidata a un gruppo di donne. Con un richiamo all’opera di misericordia “Dar da mangiare agli affamati”.

CNVF ed Ente dello Spettacolo accompagneranno questo cammino verso l’8 maggio con una serie di proposte cinematografiche per approfondire il tema del Messaggio. La prima (“Il figlio di Saul”, di László Nemes) arriva nelle sale proprio in questi giorni.