UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Td, il commento di Carlo (Fabriano – AN)

Incontri di popolo come quello vis­suto a Roma per «Testimoni digi­tali » fanno bene al cuore e alla ra­gione. Sono occasione di stimolo e di provocazione perché vanno al fondo della vicenda umana, ma anche mo­mento di confronto in quanto spin­gono a misurarsi con il significato del nostro essere co­municatori.
28 Aprile 2010
 Incontri di popolo come quello vis­suto a Roma per «Testimoni digi­tali » fanno bene al cuore e alla ra­gione. Sono occasione di stimolo e di provocazione perché vanno al fondo della vicenda umana, ma anche mo­mento di confronto in quanto spin­gono a misurarsi con il significato del nostro essere co­municatori. Incontri, cioè volti. In questo mondo cros­smediale è necessario passare dal virtuale al reale. Per­ché la gente che vive si incontra, e cresce. Riscoprire i volti, come ha chiesto il Papa: ecco il punto. Vuol dire ritornare alla bellezza che ti rimanda ad altro, che non è tua, che non è occupazione di uno spazio. È lo stu­pore di uno sguardo con cui ti senti accolto. Questo so­no i 'testimoni digitali': testimoni che di fronte all’e­voluzione della tecnologia sanno essere fedeli compa­gni di viaggio nel cammino verso il destino dell’uomo. 
 
Carlo Cammoranesi, Fabriano

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