“La Chiesa ha sempre proclamato la dottrina delle anime individuali e della salvezza privata, che presuppone alla base l’identità personale e la responsabilità individuale. Ma ultimamente il mondo occidentale ha preso una direzione diversa, dovuta interamente agli effetti dei nuovi media”. E’ l’analisi fatta da Eric McLuhan, dell’Università di Toronto, che intervenendo al Convegno su “Europa e Americhe insieme, verso uno sviluppo integrale e solidale” si è soffermato sulla “nuova cultura” dei media, in cui “l’identità individuale non può più essere data per scontata, nel mondo iper-partecipato di Internet e delle tecnologie interattive”.
Si è svolto a Milano il 29 febbraio 2008 l’incontro con i direttori degli Uffici comunicazioni sociali delle diocesi della Lombardia al quale ha partecipato don Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei.
Una settimana residenziale rivolta a seminaristi teologi sul tema “Comunicare il Vangelo nell’era della comunicazione” promossa dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, il Servizio nazionale per il progetto culturale, il Servizio informatico della Cei e dal Centro interdisciplinare della Pontificia università lateranense.Si terrà a Vallombrosa dal 29 giugno al 4 luglio 2008 e si aprirà con una relazione su “Chiesa e comunicazione: storia, teorie e prospettive”…
“I mezzi di comunicazione sociale: al bivio fra protagonismo e servizio. Cercare la Verità per condividerla” è il tema scelto da Papa Benedetto XVI per la 42a Giornata mondiale delle comunicazioni Sociali 2008 che invita a riflettere sul ruolo dei media in relazione, soprattutto, al rischio, sempre più presente, che essi diventino referenziali a se stessi e non più – o non solo – strumenti al servizio della verità. Il tema è approfondito da Don Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, sull’ultimo numero di Settimana.
Raccontare con uno scatto i momenti più significativi della famiglia è il senso del 1° Concorso fotografico diocesano “Family moment” promosso dal Centro pastorale per le comunicazioni sociali, dal Centro pastorale per la famiglia dell’Arcidiocesi di Palermo, dalla Libreria Paoline, dalla Caritas diocesana e da Radio Spazio Noi.
In una società in rapido cambiamento come la nostra il rapporto spettatore-attore e mass media è in continua metamorfosi. Un esempio immediato è la Televisione. Da strumento di alfabetizzazione popolare negli anni ’50 è passata ad essere mezzo per veicolare contenuti pubblicitari e poi media interattivo che si appresta ad abbandonare la tradizionale configurazione “mittente-messaggio-ricevente” a vantaggio di una Tv interattiva i cui utenti possono scegliere liberamente cosa guardare e cosa no.
Prende il via dal messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, “I mezzi di comunicazione sociale: al bivio tra protagonismo e servizio. Cercare la verità per condividerla”, l’incontro seminariale organizzato domani e domenica (23-24 febbraio) a Roma dal Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione), rivolto ai circa 60 partecipanti al laboratorio “Animatori cultura e comunicazione” promosso dal Coordinamento.
“Lo sguardo quotidiano. I cattolici, l’informazione, la realtà” è il titolo del prossimo convegno dei direttori e dei collaboratori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali. Si terrà dall’8 al 10 maggio 2008 a Milano e le iscrizioni avverranno on line direttamente dal sito dell’Ucs. Si aprirà con la relazione del cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Cei, sulla “nuova stagione del progetto culturale e i media cattolici al servizio della coscienza credente”. Sarà anche l’occasione per ricordare i 40 anni del quotidiano Avvenire, i 20 anni dell’Agenzia Sir, i 10 anni della tivù satellitare Sat 2000.
I mezzi di informazione rappresentano un punto fermo nell'attività pastorale dell’arcidiocesi di Udine. Gli ultimi anni hanno visto un impegno notevole per metterli in rete, per creare le necessarie sinergie, per integrarli al fine di offrire un'informazione sempre più completa e di alta qualità.
Un nuovo strumento per misurare la qualità dei programmi tv. Il nuovo misuratore, che si affiancherà ma non sostituirà il vecchio Auditel, si chiama Qualitel e servirà a verificare il gradimento e la qualità delle trasmissioni della Rai.