UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Terni: i sordi fanno “rete” per condividere la fede

Ai non udenti e a quanti svolgono l’at­tività d’interpretariato con il lin­guaggio dei segni è rivolto il cammi­no formativo, teologico e catecheti­co organizzato dal settore spirituale dell’Ente nazionale sordi in col­laborazione con la diocesi di Terni-Narni-Amelia.
17 Settembre 2010
I gesti sono le parole con cui diffondono il Vangelo, il linguag­gio dei segni la forma espressiva di chi «a propria misura» testimonia un’esperienza di fede. Anche i sordi sono parte della Chiesa, chiamati in modo attivo e con il proprio linguag­gio a essere non solo testimoni ma anche catechisti e formatori nelle ri­spettive realtà parrocchiali e dioce­sane, tra le oltre settantamila perso­ne sorde che in Italia fanno capo al­l’Ens (Ente nazionale sordi). A loro e a quanti svolgono l’at­tività d’interpretariato con il lin­guaggio dei segni è rivolto il cammi­no formativo, teologico e catecheti­co organizzato dal settore spirituale dell’Ens in col­laborazione con la diocesi di Terni-Narni-Amelia. Ultimo appuntamen­to lo scorso fine settimana col primo corso nazionale per i traduttori del linguaggio dei segni «Liturgia Lis-Lin­gua dei segni italiana», al quale han­no preso parte 25 persone udenti e non udenti, provenienti da tutta Ita­lia che già operano come interpreti nelle diocesi, per approfondire il sen­so teologico e liturgico della Messa e l’uso dei segni in ambito religioso.
«Dallo scorso anno molto è cambia­to in diverse diocesi – spiega suor Ve­ronica Donatello, francescana al­cantarina, vice-responsabile del set­tore spirituale dell’Ente nazionale sordi – nelle quali sono nati gruppi di catechisti non udenti che svolgo­no corsi di catechesi e di preparazio­ne ai sacramenti per sordi, e ancora giovani che hanno attivato siti web cattolici o tradotto nella lingua dei segni testi di catechesi, ma anche al­tri che animano la lectio di­vina per persone sorde». E proprio il sito internet www.sordicattolici.it è dive­nuto un punto di riferimen­to per molti di loro, arricchi­to anche da alcuni video nei quali i traduttori ripropon­gono nel linguaggio Lis il commento alle letture della domenica, commento cura­to dal vescovo di Terni-Nar­ni- Amelia, Vincenzo Paglia, e tratto dalla pubblicazione «Alla mensa della Parola».
Da Agrigento, Taranto, Roma ad Im­peria e Savona è nato un bel movi­mento legato al sito web dei sordi cat­tolici che diffonde informazioni e co­noscenze, in una sorta di coordina­mento nazionale al quale collabora, tra gli altri, Davide Lataliata giovane non udente di Taranto: «È uno sti­molo e al tempo stesso una respon­sabilità – dice – essere parte viva del­la nostra Chiesa locale al servizio di tante persone che come me hanno voglia e desiderio di 'ascoltare' il Vangelo e di essere testimoni e an­nunciatori per gli altri sordi nei di­versi ambiti della vita, che desidera­no aiutare gli altri a pregare». Un in­vito ad una presenza attiva nella vita della Chiesa ha rivolto loro anche Pa­glia, che ha incontrato il gruppo di traduttori al termine del corso: «An­che voi siete chiamati ad annuncia­re il Vangelo a tutti i vostri amici, per­ché ogni persona ha il diritto di a­scoltare la Parola nel linguaggio che conosce». Dall’analisi delle difficoltà oggettive di comunicazione per i non udenti sono emerse alcune proposte che pongono, come obiettivo priori­tario, creare dei sussidi di catechismo specifici da veicolare via web o video, di insegnare nelle diocesi la lingua dei segni a sacerdoti, religiosi e vo­lontari. «I sordi sono persone che de­siderano vivere pienamente la loro fede e all’interno della comunità ec­clesiale – conclude suor Veronica Do­natello – per questo desiderano co­noscere a fondo la Bibbia, accostar­si in modo più consapevole alla li­turgia e ai sacramenti, partecipare a incontri formativi e spirituali».