Dal 18 al 25 novembre Terni diventa una capitale del cinema e della famiglia. Si apre infatti, con la proiezione di Europa ’51 di Roberto Rossellini e di Alla luce del sole per la regia di Roberto Faenza, incentrato su don Pino Puglisi, l’ottava edizione del 'Popoli e Religioni Film Festival' organizzato dall’Istess e da Umbria Vision Network, che ha come tema centrale proprio la famiglia.
«Centinaia e centinaia di giovani saranno presenti qui per dibattere insieme con registi, attori, esperti del settore» afferma l’ideatore di questa 'festa popolare', Vincenzo Paglia, arcivescovo di Terni-Narni-Amelia e Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. «La crisi della famiglia è sotto gli occhi di tutti – dice monsignor Paglia – ma non se ne comprendono le terribili derive: è urgente allora prenderne consapevolezza, non solo in una prospettiva ecclesiale ma anche tenendo conto che la famiglia è uno dei cardini della società. E in questo senso, la sua crisi è lo specchio della crisi stessa della società».
Mostre, incontri, dibattiti e proiezioni saranno quindi lo spunto per un approfondimento del tema famiglia affrontato come 'emergenza', 'risorsa' e 'dialogo generazionale'. Ecco perché la kermesse si apre con il documentario sul parroco di Palermo ucciso dalla mafia. «La cura della famiglia non è puramente teorica – spiega l’arcivescovo – ma rapporto educativo, edificazione della società. È la Chiesa stessa che si concepisce come famiglia e si piega concretamente, a volte fino al martirio, per sottrarre dalla dispersione sociale i suoi figli: c’è bisogno di ritessere ciò che è lacerato e sollevare ciò che è caduto».
Presidente della giuria, il regista Krystof Zanussi, direttore artistico, Claudio Casali, madrina della manifestazione, Maria Grazia Cucinotta. Fra i testimonial, il regista Alessandro D’Alatri: «Con questa rassegna vorremmo dimostrare che nonostante le difficoltà spesso troppo esaltate dalla cronaca – dice – ci sono tante famiglie che resistono facendosi carico della disoccupazione e del disagio dei giovani, delle malattie e della condizione degli anziani, terreni dove lo Stato è assente: per questo è decisivo portarle al centro dell’attività politica, economica, culturale e pastorale».
Presenze eccellenti del Festival. Liliana Cavani con il documentario Clarisse , la giornalista Maite Carpio con il suoLa Chiesa altrove e l’attore polacco Jerzi Stuhr. Sedici i film del Concorso nazionale, tra cui Il sole dentro di Paolo Bianchini, 7 quelli in gara nella Sezione Internazionale, 8 i lavori del Concorso Giovani.