UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Terni, primo piano sulla famiglia

Dal 18 al 25 novembre Terni diventa una capitale del cinema e della famiglia. Si apre infatti l’ot­tava edizione del 'Popoli e Religioni Film Fe­stival' organizzato dall’Istess e da Umbria Vi­sion Network, che ha come tema centrale proprio la famiglia. Ecco come lo presenta Avvenire.
19 Novembre 2012
Dal 18 al 25 novembre Terni diventa una capitale del cinema e della famiglia. Si apre infatti, con la proiezione di Europa ’51 di Roberto Rosselli­ni e di Alla luce del sole per la regia di Rober­to Faenza, incentrato su don Pino Puglisi, l’ot­tava edizione del 'Popoli e Religioni Film Fe­stival' organizzato dall’Istess e da Umbria Vi­sion Network, che ha come tema centrale proprio la famiglia.
«Centinaia e centinaia di giovani saranno presenti qui per dibattere in­sieme con registi, attori, esperti del settore» afferma l’ideatore di questa 'festa popolare', Vincenzo Paglia, arcivescovo di Terni-Narni-Amelia e Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. «La crisi della famiglia è sot­to gli occhi di tutti – dice monsignor Paglia – ma non se ne comprendono le terribili deri­ve: è urgente allora prenderne consapevo­­lezza, non solo in una prospettiva ecclesiale ma anche tenendo conto che la famiglia è u­no dei cardini della società. E in questo sen­so, la sua crisi è lo specchio della crisi stessa della società».
Mostre, incontri, dibattiti e proiezioni saran­no quindi lo spunto per un approfondimen­to del tema famiglia affrontato come 'emer­genza', 'risorsa' e 'dialogo generazionale'. Ecco perché la kermesse si apre con il docu­mentario sul parroco di Palermo ucciso dal­la mafia. «La cura della famiglia non è pura­mente teorica – spiega l’arcivescovo – ma rap­porto educativo, edificazione della società. È la Chiesa stessa che si concepisce come fa­miglia e si piega concretamente, a volte fino al martirio, per sottrarre dalla dispersione so­ciale i suoi figli: c’è bisogno di ritessere ciò che è lacerato e sollevare ciò che è caduto».
Presidente della giuria, il regista Krystof Za­nussi, direttore artistico, Claudio Casali, ma­drina della manifestazione, Maria Grazia Cu­cinotta. Fra i testimonial, il regista Alessandro D’Alatri: «Con questa rassegna vorremmo di­mostrare che nonostante le difficoltà spesso troppo esaltate dalla cronaca – dice – ci sono tante famiglie che resistono facendosi carico della disoccupazione e del disagio dei giova­ni, delle malattie e della condizione degli an­ziani, terreni dove lo Stato è assente: per que­sto è decisivo portarle al centro dell’attività politica, economica, culturale e pastorale».
Presenze eccellenti del Festival. Liliana Ca­vani con il documentario Clarisse , la giorna­lista Maite Carpio con il suoLa Chiesa altro­ve e l’attore polacco Jerzi Stuhr. Sedici i film del Concorso nazionale, tra cui Il sole dentro di Paolo Bianchini, 7 quelli in ga­ra nella Sezione Internazionale, 8 i lavori del Concorso Giovani.