Come fa un giornale diocesano a interagire con la sua città? Per esempio, usando la Costituzione. Se si tratta di lanciare un messaggio forte di unità, cooperazione e solidarietà la Carta fondamentale rimane il terreno privilegiato da cui partire. Ecco allora l’idea: domandare direttamente alla Costituzione risposte e orientamenti sull'oggi. Così, chiamato da La voce e il tempo della diocesi di Torino, si è arrivati all'incontro con Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale. Il giornale ha invitato – tra gli altri – il sindaco Chiara Appendino, il presidente della Regione Sergio Chiamparino, il direttore della Caritas Pierluigi Dovis, il presidente della Fondazione bancaria Crt Quaglia e Ali Alabdullah, profugo siriano giunto con i corridoi umanitari. Presente anche un cardinale, l’arcivescovo emerito di Torino Severino Poletto (monsignor Nosiglia, in visita pastorale, ha mandato un messaggio). Ciascun ospite aveva una domanda per Flick: giustizia, scuola, tasse, accoglienza, cittadinanza, diritti, doveri... Il giornale diocesano di Torino può permettersi un’opportunità come convocare un incontro sulla Costituzione nella sala della prima 'Camera Italiana', dentro Palazzo Carignano, nel Museo nazionale del Risorgimento. Una location quanto mai suggestiva e solenne, dove sono risuonati non senza un brivido i primi 12 articoli della Carta, letti all'inizio della serata. Un ambiente che ha rafforzato il senso del messaggio: la presenza unitaria delle istituzioni, al di là delle legittime differenze, intorno a un testo che è il fondamento della convivenza civile.