Con l’avvio del nuovo anno pastorale riprendono le “Giornate parrocchiali della comunicazione”, l’iniziativa promossa dall’Ufficio per le Comuniazioni sociali della diocesi di Cremona, diretto da don Claudio Rasoli, che mira a sensibilizzare la comunità cristiana su un corretto e consapevole uso dei mezzi della comunicazione, attraverso una efficace lettura critica delle notizie offerte dai media. Giornate che sono dunque occasione per un’analisi e una riflessione sui temi della comunicazione, ma anche un modo per far conoscere più da vicino ai fedeli i mezzi di comunicazione ecclesiali, sia quelli di respiro nazionale che quelli diocesani.
Le “Giornate parrocchiali della comunicazione”, alla loro terza edizione, ripartono domenica 13 ottobre dalla parrocchia di S. Pietro al Po, a Cremona, dove proprio nelle scorse settimane è stato ricostituito il gruppo della “Buona stampa”.
Il programma della giornata
La Giornata parrocchiale della comunicazione di S. Pietro al Po si focalizzerà in particolare nelle Messe delle 10 e delle 11, che saranno animate dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, con il direttore don Claudio Rasoli che presiederà le liturgie. In fondo alla chiesa saranno allestiti alcuni stand per presentare i mass-media diocesani: il settimanale “La Vita Cattolica”, RCN-Radio Cittanova, il programma televisivo “Giorno del Signore” e il portale www.diocesidicremona.it; oltre ai libri editi della NEC-Nuova Editrice Cremonese e ai dvd prodotti da TRC-TeleRadio Cremona Cittanova. Non mancheranno neppure il quotidiano “Avvenire”, il circuito di radio InBlu e TV2000. Allo stand ci si potrà anche abbonare a “Vita Cattolica” o “Avvenire” approfittando di prezzi vantaggiosi.
«Sono principalmente tre – spiega don Claudio Rasoli, direttore dell’ Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali – gli obiettivi delle Giornate parrocchiali della comunicazione: far conoscere i media cattolici, formare nei cristiani uno spirito critico con il quale approcciarsi ai mezzi di comunicazione cosiddetti “laici” e promuovere la figura dell’animatore della cultura e della comunicazione, un vero e proprio ministero ecclesiale che si affianca a quello dell’educatore e del catechista».
La “Buona stampa” a S. Pietro al Po
Proprio nelle scorse settimane nella parrocchia di S. Pietro al Po è stato ricostituito il gruppo della “Buona stampa”. Il primo impegno concreto per i buonstampisti è la presenza in fondo alla chiesa al termine delle Messe per la vendita di giornali e riviste. Una presenza efficace come dimostrano i primi dati: «Le vendite domenicali – spiega il parroco, don Stefano Moruzzi – risultano già in ripresa».
Ma la presenza di questo gruppo nella parrocchia di S. Pietro non intende limitarsi solamente alla vendita dei giornali. «Occorre formare i cristiani – continua il sacerdote – all’utilizzo dei mass-media, attraverso una lettura che abbia il filtro dei credenti. Proprio in questo la presenza in parrocchia di un gruppo di buonstampisti è molto importante». E in cantiere ci sono già iniziative di formazione e promozione.
La ripresa della Buona stampa in parrocchia è stata fortemente voluta da don Moruzzi: «Una iniziativa analoga – spiega il sacerdote – l’avevo intrapresa a Calcio. Lo stesso abbiamo fatto qui, grazie a un gruppo di cinque persone che si è reso disponibile per questo prezioso servizio».
