C’è un filo che lega la conversione alla gioia: il tempo di Quaresima ricorda che questo legame non è solo una possibilità ma una certezza. Tutto rimanda alla volontà personale e comunitaria sapendo che, con il cambiamento e il rinnovamento di sé, nulla è perduto, anzi... Questo mistero, che si rinnova nel percorso verso la Pasqua, ricorda quanto tutta la vita sia una grande opera comunicativa e quanto questa si concretizzi attraverso input e output ben precisi: conversione e gioia, appunto. Il rinnovamento della comunicazione e dell’informazione passerà certamente dalle evoluzioni tecnologiche ma, ancora prima, dalla purificazione di tutto ciò che agisce iniquamente. È un ritorno alle fonti, a quell’acqua pura che continua a fluire nonostante tutte le forme di inquinamento. E soprattutto è un invito a disarmare le parole, mentre tutto il mondo ricorda il primo anno di guerra in Ucraina. C’è grande bisogno di conversione!
Vincenzo