UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Toscana: la fede non va in vacanza

«Al mare si va anche per pregare», spiega il parroco di Forte dei Marmi, don Piero Malvaldi. Nella cittadina «vip» della Versilia, come raccontato dal settimanale delle diocesi toscane 'Toscana Oggi', la comunità parrocchiale scende in campo nel segno dell’accoglienza e dell’incontro.
2 Agosto 2011
«Al mare si va anche per pregare», spiega il parroco di Forte dei Marmi, don Piero Malvaldi. Nella cittadina «vip» della Versilia, che nei mesi più caldi dell’anno sale agli onori della cronaca per i personaggi famosi che la frequentano (e anche per i suoi prezzi), la comunità parrocchiale scende in campo nel segno dell’accoglienza e dell’incontro. La scommessa è stata raccontata dal settimanale delle diocesi toscane 'Toscana Oggi'. «Anche quest’anno – sottolinea il sacerdote – promuoviamo numerose attività per far capire ai turisti che giungono in questi bellissimi luoghi o ai residenti che per vari motivi non possono permettersi di andare via, che l’estate non è una vacanza dalla fede ma con la fede». Le proposte spaziano in più ambiti. Nel dopocena si tiene è l’adorazione eucaristica. «Un’altra serata della settimana è dedicata alla catechesi biblica per gli adulti – afferma don Malvaldi –. E per gli stranieri, prevalentemente russi e tedeschi, sono in agenda momenti di preghiera in diverse lingue». Poi c’è il versante culturale. Ogni lunedì e giovedì si svolgono «incontri liberi di discussione su vari argomenti: dalla riflessione sulla Scrittura al commento dei fatti quotidiani letti alla luce del Vangelo». E per i ragazzi? «Durante la giornata i catechisti vanno in spiaggia e raggruppano i più piccoli per i quali sono organizzate diverse iniziative». Momento centrale sarà la processione in onore del patrono, sant’Ermete, che è in programma il 28 agosto. «Sono appuntamenti a cui la gente risponde in maniera positiva – conclude don Malvaldi – e che possono essere realizzati grazie alla disponibilità della nostra comunità».