Una trentina di voci al microfono in due ore di diretta. Dentro la radio diocesana, sabato scorso per l’assemblea pastorale, si è ritrovata idealmente la comunità trentina per il 20° di «Studio Sette» che segna anche il rilancio delle trasmissioni via satellite con un nome nuovo: «Trentino inBlu radio». Un compleanno festeggiato con i direttori dei media laici (Alberto Faustini per «Il Trentino» e Pierangelo Giovanetti per «L’Adige») e le autorità (Lorenzo Dellai, presidente della Provincia). Si è partiti con l’amarcord del pioniere don Agostino Valentini e l’augurio del successore don Ivan Maffeis: «A Roma si guarda a voi con grande interesse», ha detto il vicedirettore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali.
Presentate le fasce orarie e le tre «I» del palinsesto: informare, intrattenere, interpretare. «È forte l’inserimento nella comunità locale – ha spiegato il direttore Marco Zeni, con i redattori Piergiorgio Franceschini, Michela Grazzi e Antonella Carlin –, il valore aggiunto viene della cornice del circuito nazionale». L’ha confermato in diretta radiofonica il direttore Stefano De Martis: «Il nostro circuito ha dimensione nazionale e grande radicamento sul territorio, apertura e dinamicità.Voi interpretate al meglio questo spirito». Alla festa anche una delle voci storiche di «inBlu», Paola Gallo, mentre il preside della Pontificia Università Salesiana, il trentino don Franco Lever, ha testimoniato il ruolo formativo della radio verso i giovani che vengono in Italia a studiare comunicazione sociale. Infine, la benedizione dell’arcivescovo Luigi Bressan che ha ricordato il sistema dei media diocesani incoraggiando volontari e promotori: «È una grande missione anche per noi».
