La proposta educativa dell'Associazione "Noi" a Trento. In occasione del recente «Safer Internet Day» anche alcuni oratori hanno promosso incontri rivolti a ragazzi e genitori per scoprire il mondo digitale e per poterlo utilizzare in sicurezza.
6 Marzo 2012
Li chiamano «nativi digitali». Sono i ragazzi dei giorni nostri, nati nell’epoca di Internet e delle tecnologie multimediali che utilizzano come «pane» quotidiano. Con quali atteggiamenti porsi nei confronti di questa generazione 2.0? È sufficiente fornire delle regole per il corretto utilizzo delle nuove tecnologie o serve anche dell’altro? E prima ancora: chi riveste una responsabilità educativa nei confronti dei ragazzi (genitori, insegnanti, animatori…) ha una conoscenza adeguata di questi media quanto a potenzialità e possibili utilizzi distorti? Perché il rischio che l’educatore si trovi in una condizione di svantaggio rispetto al «nativo digitale» è tutt’altro che remoto. Si tratta di mettere in campo un’azione educativa volta non solo a conoscere questi nuovi strumenti massmediali e le loro potenzialità, ma anche ad indicare le rotte per rendere responsabili gli internauti e gli utilizzatori dei social network, aiutandoli a servirsene come strumenti, per dedicare poi il loro tempo alle cose importanti della vita. Perché questo possa avvenire, occorre che le diverse agenzie educative operino in rete. «È l’attività che da tempo sta portando avanti la Provincia di Trento e che vede il Noi territoriale sedere al tavolo provinciale dedicato all’educazione e all’uso responsabile dei new media – afferma don Marco Saiani, presidente di 'Noi Trento' –. Alla nostra associazione l’idea di intervenire su questi temi venne sei anni fa pensando ad una serie di incontri dedicati all’uso di Internet e dei cellulari. Gli approfondimenti sono proseguiti nel tempo, da ultimo concentrando l’attenzione sui social network, Facebook in particolare». In occasione del recente «Safer Internet Day», la Giornata internazionale della sicurezza in Rete dei minori, anche alcuni oratori (Borgo Sacco a Rovereto e Gardolo a Trento, ad esempio) hanno promosso incontri rivolti a ragazzi e genitori per scoprire il mondo digitale e per poterlo utilizzare in sicurezza, favorendo il fatto che i più giovani possano avere delle figure di riferimento in grado di orientarli all’interno del mondo virtuale.