Sempre più spesso giornali e TV sono costretti ad inseguire il microblogging, la rete basata su micromessaggi da un massimo di 140 caratteri, accesibile col computer o col telefonino. I giornalisti così sono "obbligati" a dotarsi di strumenti nuovi per affrontare una rivoluzione tecnologica che sta cambiando il modo di fare informazione. Ecco un articolo del Corriere della Sera (pag. 23) del 24 giugno che approfondisce questa interessante tematica.