UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

UCSI: giornate orribili per il giornalismo italiano

“Giornate orribili per il giornalismo italiano. Si usano i giornali come strumenti di lotta politica e come pugnali per colpire alla schiena gli avversari del momento, come ha fatto Vittorio Feltri contro Dino Boffo, al quale i giornalisti dell’Ucsi esprimono piena solidarietà umana e professionale”. Così inizia la nota diffusa oggi dall’Unione Cattolica Stampa Italiana (www.ucsi.it).
3 Settembre 2009

“Giornate orribili per il giornalismo italiano. Si usano i giornali come strumenti di lotta politica e come pugnali per colpire alla schiena gli avversari del momento, come ha fatto Vittorio Feltri contro Dino Boffo, al quale i giornalisti dell’Ucsi esprimono piena solidarietà umana e professionale”. Così inizia la nota diffusa oggi dall’Unione Cattolica Stampa Italiana (www.ucsi.it). I giornalisti dell’Ucsi affermano: che “La tecnica di infangare chi esprime legittime e libere posizioni anche scomode per determinati poteri, utilizzando fonti anonime e non controllate - quando la veridicità delle fonti è notoriamente un principio base del giornalismo come un avvertimento minaccioso, forse diretto in particolare al mondo cattolico italiano. E’ una tecnica ripetibile che deve essere stroncata sul nascere prima che dilaghi nella lotta politica, rischiando di uccidere un giornalismo che innanzitutto rispetti la dignità della persona, il diritto dei lettori ad essere correttamente informati, la pluralità delle posizioni e non consideri le “notizie” come un manganello”. Nella nota l’Unione cattolica stampa italiana aggiunge che: “Intanto - e sembra quasi che le due vicende mostrino un sospetto sincronismo - si preparano interventi diretti a limitare l’autonomia professionale dei giornalisti, in un Paese in cui le libertà per ora ci sono, ma non sempre - come anche questa vicenda dimostra - vengono utilizzate nel modo migliore. Tuttavia dobbiamo insistentemente ripetere che la libertà di informazione in una democrazia avanzata deve essere giocata tra media professionali - cioè privi di finalità diverse da quelle editoriali - e che i giornalisti devono rispettare la deontologia e gli statuti professionali, in un’ottica di civil servant. Queste non sono utopie, ma necessità funzionali della democrazia. I giornalisti cattolici italiani, riuniti nell’Ucsi, sono fortemente motivati a operare verso questo obiettivo”.