UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Udine: 7 giorni e 6 notti la Bibbia in friulano

L’iniziativa prevede la lettura integrale, continua e in friulano della Bibbia dalla Genesi all’Apocalisse, che si terrà presso la chiesa della Purità (Udine) da domenica 3 aprile a sabato 9 aprile 2011 per un totale di 140 ore circa (sette giorni e sei notti).
2 Febbraio 2011
“Invito il popolo friulano a proclamare ed ascoltare la Sacra Scrittura, che dalla sera del 3 aprile verrà letta ininterrottamente per una settimana: un record della fede. Quella Parola, infatti, va anzitutto accolta nelle viscere, nel cuore e nella vita, mentre dalle labbra ne esce nella lingua materna friulana, in tutta la sua dolcezza familiare”. Così ieri mattina l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, intervenuto presso il Palazzo della Provincia alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Leture continue de Bibie par furlan - Lettura continua della Bibbia in friulano”. Promossa dall’Arlef (Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane) congiuntamente con la Provincia e l’Arcidiocesi di Udine e l’associazione culturale Glesie Furlane, l’iniziativa prevede la lettura integrale, continua e in friulano della Bibbia dalla Genesi all’Apocalisse, che si terrà presso la chiesa della Purità (Udine) da domenica 3 aprile 2011 a sabato 9 aprile per un totale di 140 ore circa (sette giorni e sei notti). “Penso a questa lettura solenne come a un evento spirituale, oltre che culturale, e non solo per i credenti”, ha aggiunto mons. Mazzocato; tanto più “se quella Parola è proclamata nella lingua patria”.
Mons. Mazzocato ha quindi ricordato che la Chiesa udinese, “erede della lezione di Aquileia, da sempre promuove per l’evangelizzazione e la liturgia l’uso delle lingue parlate in Friuli”. Di qui il richiamo a quanto affermato dal Sinodo diocesano udinese V: “Non si tratta di strumentalizzare il vangelo in funzione della tutela o promozione di una lingua, ma di essere fedeli allo stile di evangelizzazione della chiesa nella sua storia”. Di “occasione di unione unica dove le radici linguistiche, religiose e culturali di questi territori vengono valorizzate insieme” ha parlato il presidente dell’Arlef, Lorenzo Zanon, che intende coinvolgere nel progetto anche le “altre due Province storicamente friulane, Gorizia e Pordenone, unitamente alle due diocesi di Gorizia e di Concordia-Pordenone”. “La lingua friulana e la storia del Patriarcato di Aquileia – ha precisato - stanno alla base di questo progetto che accosta gli aspetti della tradizione cristiana a quelli culturali in senso più ampio”. La data iniziale del 3 aprile si riferisce alla data di nascita dello Stato Patriarcale Friulano (3 aprile 1077), ricorrenza reintrodotta trent’anni fa da don Francesco Placereani (1920-1986), insegnante e traduttore con don Antonio Bellina dei Testi Sacri in marilenghe (lingua friulana).
 
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