UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un appello
dal Comitato media e minori

«Il Comitato media e minori non è attualmente nelle condizioni di proseguire nel compito istituzionale che la legge gli affida». È quanto scrive il presidente Franco Mugerli nella lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.
10 Gennaio 2012
«Il Comitato media e minori non è attualmente nelle condizioni di proseguire nel compito istituzionale che la legge gli affida». È quanto scrive il presidente Franco Mugerli nella lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, con la richiesta di procedere a rinnovare con urgenza l’organismo di tutela. Il 23 dicembre si è infatti «concluso il mandato di un elevato numero di componenti - si legge ancora nella missiva - e anche del presidente del Comitato che non è più in grado di riunirsi e di far fronte alla quotidianità delle segnalazioni collegate alla programmazione televisiva». Da qui la preoccupante fase di stallo visto che l’organismo ha il compito di applicare il «Codice di autoregolamentazione Tv e Minori, sottoscritto nel 2002 dalle principali emittenti e dal 2004 recepito in via legislativa». Preoccupata si è detta Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio media del Moige: «Crediamo nel valore educativo e sociale dei media e della tv, che plasma comportamenti e criteri, per questo riteniamo che chi si occupa di vigilare sui nostri figli debba essere messo nelle migliori condizioni per operare». Il Comitato è composto dai rappresentanti di istituzioni, utenti ed emittenti, nominati dal ministro dello Sviluppo Economico d’intesa con l’autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. «Confido nella sua attenzione - conclude Mugerli a Passera - per assicurare una tempestiva ripresa dell’attività del Comitato. La crisi che stiamo attraversando è tra le più gravi della nostra storia. Se le scelte politiche, economiche e finanziarie saranno determinanti per il suo superamento, non meno importante sarà accompagnare le giovani generazioni in un’introduzione positiva nella realtà, nella quale non poca parte è rappresentata dai mezzi di comunicazione».