Un occhio di riguardo ai giovani utilizzando un linguaggio gradito anche agli adulti. È con questa premessa che l’Ufficio di Pastorale della Comunicazione della Diocesi di Padova ha dato vita ad un cortometraggio di animazione a supporto del cammino pastorale diocesano. Al centro la frase, tratta dalla lettera di san Paolo a Filemone, “Il bene che c’è tra noi” tradotta in linguaggio simbolico che permette a ciascuno di collocarsi nella narrazione e di cogliere più sfumature di quanto consenta il solo linguaggio verbale.
«Abbiamo cercato di tradurre in maniera concreta quanto è contenuto nei piani pastorali della nostra Chiesa locale – spiega don Marco Sanavio, il direttore dell’Ufficio comunicazione della Diocesi di Padova – attraverso una narrazione che cerca di fornire alcuni elementi utili a famiglie, formatori e alle nuove generazioni che sono al centro del racconto stesso. Non sarebbe stato possibile parlare di giovani in un cortometraggio senza tentare di utilizzare un linguaggio più consono alle loro fruizioni e che, attraverso il web, sta rapidamente varcando i confini della diocesi restituendoci testimonianze molto intense anche da parte di chi è lontano dalla pratica cristiana».
L’animazione, curata dallo studio Lamorfalab, è corredata da un corposa scheda didattica che suggerisce vari usi individuali e comunitari: dalla narrazione a finale aperto, alla drammatizzazione all’utilizzo all’interno di dinamiche di gruppo.
Proprio in concomitanza con il Sinodo straordinario sulla famiglia l’Ufficio comunicazione, in sinergia con l’Ufficio famiglia della diocesi di Padova, ha realizzato una pubblicazione destinata ai bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni e ai loro genitori. La storia di due giraffe, scritta da Arianna Prevedello dell’Ufficio Comunicazione diocesano, e illustrata da Valentina Tamiazzo ha lo scopo di presentare il bene contenuto nei processi di separazione e crescita del bambino a partire dalla vicenda narrata da San Paolo nella lettera a Filemone (http://www.comebambini.it/).
