UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un giornale fatto in classe

Un giornalismo che vada oltre l’informazione, riscoprendo un valore educativo e che sia occasione di riflessione e crescita. Lo sognano in tanti, lo praticano in pochi. L’Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha messo in cantiere il progetto «Aula G», lanciato a fine gennaio, che s’è sviluppato per giorni con dibattiti, incontri e riflessioni che hanno fruttato un giornale in piena regola. Grazie all’adesione e al contributo delle redazioni diGazzetta del Sud, Il Quotidiano del Sud, Il Garantista, L’Avvenire di Calabria, RTV e Strill.it, per la prima volta tutti insieme, gli studenti di due scuole medie, Maria Ausiliatrice e San Vincenzo, hanno partecipato a lezioni, dibattiti e occasioni di confronti, oltre che allo studio e realizzazione di un giornale, con numero monografico dedicato alla Shoah.
17 Febbraio 2015

Un giornalismo che vada oltre l’informazione, riscoprendo un valore educativo e che sia occasione di riflessione e crescita. Lo sognano in tanti, lo praticano in pochi. L’Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha messo in cantiere il progetto «Aula G», lanciato a fine gennaio, che s’è sviluppato per giorni con dibattiti, incontri e riflessioni che hanno fruttato un giornale in piena regola. Grazie all’adesione e al contributo delle redazioni diGazzetta del Sud, Il Quotidiano del Sud, Il Garantista, L’Avvenire di Calabria, RTV e Strill.it, per la prima volta tutti insieme, gli studenti di due scuole medie, Maria Ausiliatrice e San Vincenzo, hanno partecipato a lezioni, dibattiti e occasioni di confronti, oltre che allo studio e realizzazione di un giornale, con numero monografico dedicato alla Shoah.
«L’iniziativa è nata in modo spontaneo – racconta don Davide Imeneo, direttore dell’Ucs reggino –. C’era la voglia di provare cosa significhi fare un giornale. È stata un’occasione di confronto e relazione tra gli studenti-lettori e chi lavora in redazione».
Entusiasta la risposta dei circa cento ragazzi coinvolti, i quali hanno tempestato di domande e curiosità gli operatori dell’informazione che si sono messi in gioco raccontando la loro esperienza di ex studenti che ce l’hanno fatta a trasformare il sogno in realtà. Anna Foti di RTV, Consolato Minniti de Il Garantista, Michele Inserra e Adriana Sapone de Il Quotidiano del Sude Stefano Perri di Strill.it hanno risposto anzitutto all’interrogativo più frequente dei giovani corsisti: «Cosa devo fare per diventare anch’io giornalista? ». I cronisti ospiti «hanno trasmesso la bellezza e la passione che abita nelle redazioni, contagiando gli alunni con il loro entusiasmo. La ricerca della verità, la passione per il bene comune sono state alcune delle coordinate utilizzate dagli operatori dell’informazione per spiegare cosa significa 'fare' il giornalista», ha scritto don Davide Imeneo nell’editoriale che apre il primo numero di «Aula G».
Il giovane sacerdote ha poi ringraziato quanti hanno raccolto l’invito dell’Ucs e condiviso l’impegno de L’Avvenire di Calabria, periodico dell’arcidiocesi. «Lo stesso grazie – ha proseguito – va al mondo della scuola che ha accolto la proposta 'Aula G': i dirigenti scolastici dell’Istituto Maria Ausiliatrice e del-l’Istituto «San Vincenzo De Paoli, suor Marinella Gioia e Daniela Andreoni, le docenti di italiano che hanno seguito gli studenti nel lavoro di redazione degli articoli necessari e infine gli stessi ragazzi. Il progetto non si esaurirà con questo primo numero, anche perché molte altre scuole e redazioni vogliono partecipare», ha concluso don Davide.