UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un labirinto senza fili?

Dal 30 novembre al 2 dicembre a Capodarco di Fermo si svolgerà il 19° seminario di redattore sociale, dedicato alla “illusione di essere sempre connessi”, un appuntamento ormai classico di approfondimento e formazione alla professione, che coinvolge oltre 200 giornalisti.
22 Ottobre 2012
Come mai, "pur essendo sempre connessi", ci sembra a volte di vivere in un labirinto? Da questa domanda prende le mosse il 19° seminario per i giornalisti organizzato dall'agenzia Redattore alla Comunità di Capodarco di Fermo, dal 30 novembre al 2 dicembre prossimi.
Un appuntamento ormai classico di riflessione, di approfondimento e soprattutto di formazione su aspetti del mestiere vecchi e nuovi, che verranno discussi da oltre 200 giornalisti in uno dei luoghi più significativi dell'accoglienza e dell'intervento sociale nel paese (la struttura di Capodarco di Fermo).
"La connessione permanente, e wireless - si legge nell'introduzione all'iniziativa - non è solo una conquista tecnologica del nostro tempo. E' una chiave d'accesso alla conoscenza che abbiamo la facoltà di usare in ogni momento: possiamo sapere tutto, vedere tutto, capire tutto, quando vogliamo... Perché, allora, abbiamo sempre più la sensazione di trovarci dentro un labirinto da cui non troviamo il filo per uscire? E perché, nonostante la libertà di seguire infiniti percorsi in autonomia, a volte ci sembra che sia tutto uguale, omologato e un po' frustrante?"
Un tema che fa seguito all'edizione del 2011, quando si parlò di "bulimie" dell'informazione e che permetterà di rilanciare la discussione sul significato internet, e su come esso influisce sul giornalismo e sul racconto della società.
Nelle tre plenarie e nei sei workshop in parallelo previsti si parlerà di come si evolve la professione, di come il web le abbia offerto nuovi e formidabili - ma anche insidiosi - mezzi per coprire i fatti anche a distanza, di come sia diventato sempre più difficile raccontare il disagio sociale. Il tutto attraverso un mix di idee, suggestioni e chiavi di lettura che una trentina di relatori sono chiamati ad offrire. Con lo scopo, si legge ancora nell'introduzione, di aiutarci "a uscire, una volta ogni tanto, da quel labirinto senza fili da cui ogni giorno ci facciamo catturare. E a trovare una connessione permanente - anche - con la realtà ".
Il programma sarà diffuso ai primi di novembre, insieme alle istruzioni per iscriversi on line. Il seminario potrà essere seguito attraverso una diretta Twitter su @RedattoreSocial con l'hashtag #redsoc12, oppure guardando i video che saranno caricati subito dopo le varie sessioni. Tutti gli aggiornamenti sono comunque sul sito dei seminari www.giornalisti.redattoresociale.it.
Anche quest'anno alcune decine di partecipanti potranno fruire delle borse di studio messe a disposizione da fondazioni e da alcuni Ordini regionali e sindacati di giornalisti. L'elenco verrà diffuso tra pochi giorni insieme al programma. Confermate anche le agevolazioni per gli allievi delle Scuole di giornalismo, che nel corso di questi anni hanno permesso ad oltre 600 aspiranti giornalisti di frequentare Capodarco.
Il seminario si avvale della collaborazione del Premio nazionale "Paolo Volponi" (che si svolge negli stessi giorni in varie località del Fermano), il settimanale Internazionale e il mensile Lo Straniero. E' realizzato grazie al contributo di Bcc e Coop; ha il sostegno di Fondazione Unipolis e Open Society Foundations; il patrocinio di Ordine nazionale giornalisti, Federazione nazionale stampa italiana, UsigRai.
Per informazioni: Tel.: 0734 681001 - 348 3027434; e-mail: giornalisti@redattoresociale.it.