UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un libro per ricordare Narducci, direttore di “Avvenire” dal 1969 al 1980

Il 27 gennaio sarà presentato a Roma, presso la sede di Radio Vaticana, il libro di Giuseppe Merola Angelo Narducci e "Avvenire" edito da Aracne e scritto in occasione dei venticinque anni dalla morte del giornalista abruzzese (compiutisi lo scorso 10 maggio).
13 Gennaio 2010
Il 27 gennaio sarà presentato a Roma, presso la sede di Radio Vaticana, il libro di Giuseppe Merola Angelo Narducci e "Avvenire" edito da Aracne e scritto in occasione dei venticinque anni dalla morte del giornalista abruzzese (compiutisi lo scorso 10 maggio). Quella di Narducci è la storia di un giornalista, poeta, politico caratterizzato sempre dall'ansia di essere cristiano. Diresse Avvenire dal 1969 al 1980 ma fu anche deputato al Parlamento Europeo, intellettuale impegnato cristianamente, uomo di cultura e persino poeta di un certo rilievo. Nel libro di Merola vengono ripercorsi i precedenti e la storia della nascita del quotidiano Avvenire, mettendo in luce il fondamentale ruolo svolto da Narducci in quegli anni cruciali. Ma non viene tratteggiato solo il profilo professionale del Direttore; dalle pagine di Merola emerge anche l'uomo Narducci, il suo rispetto per la verità, per i valori della famiglia, dell'amicizia, degli affetti. In un'ultima parte più strettamente critica viene infine esaminato il linguaggio proprio dei suoi articoli di fondo che per oltre un decennio hanno tracciato la linea politica di Avvenire e ne hanno costituito un grande punto di forza.