“I passi, quando sono veri, trasformano. Non si può camminare restando gli stessi. Perché, camminando, si incontrano volti nuovi, e con essi domande di senso e sfide inattese, e dunque s’impongono scelte…”. Nella meditazione che ha aperto la terza Assemblea sinodale, Sabino Chialà, priore della Comunità di Bose, ha sintetizzato con queste parole quanto vissuto dalle Chiese in Italia con il Cammino sinodale. Emerge la plasticità del percorso compiuto e, soprattutto, la connessione con il processo comunicativo: incontro, ascolto e parola. La comunicazione è essenzialmente un continuo incedere nella storia personale e comunitaria, tessendo relazioni che trasformano se stessi e gli altri. Per questo è molto importante il movimento; senza di esso le scelte saranno sterili. Comunicare è soprattutto camminare.
Vincenzo