UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Una bellezza a rischio

La quinta edizione del Fiuggi Family Festival, tenutosi nei giorni scorsi, è stata dedicata al “bello della famiglia”. Spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, dibattiti e tavole rotonde hanno visto arrivare nella città delle terme di Bonifacio VIII circa 15 mila persone.
2 Agosto 2012

La quinta edizione del Fiuggi Family Festival (www.fiuggifamilyfestival.org), tenutosi nei giorni scorsi, è stata dedicata al “bello della famiglia”. Spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, dibattiti e tavole rotonde hanno visto arrivare nella città delle terme di Bonifacio VIII circa 15 mila persone. “Siamo veramente contenti di com’è andata la manifestazione, soprattutto perché le famiglie che abbiamo visto e incontrato hanno condiviso tanti momenti che fanno parte di un percorso che dobbiamo compiere tutti insieme”, ha detto Antonella Bevere Astrei, presidente del Festival, tracciando un primo bilancio di questa edizione. Quello che bisogna fare, ha sottolineato, è “investire molto sulla bellezza della famiglia, soprattutto quando non si riesce a vederla in maniera distinta”. Nell’attesa della sesta edizione è in calendario a Riva del Garda, dal 25 al 27 ottobre, la prima edizione del Festival della famiglia dal titolo: “La famiglia come risorsa per la crisi economica. Se cresce la famiglia, cresce la società”. L’iniziativa è promossa dalla Provincia autonoma di Trento, dal ministero per l’Integrazione e la Cooperazione – Dipartimento per le politiche della famiglia e dal Forum delle associazioni familiari del Trentino (www.festivalfamiglia.it).

Ha vinto l’amore. “La Fille du Puisatier”, di Daniel Auteil, è il film vincitore di questa edizione del Festival. “Il film racconta con un notevole equilibrio tra poesia, ironia, intensità come, nonostante difficoltà e debolezze di ciascuno, sia possibile volersi bene con sincerità, e come l’amore per la vita vinca anche sulle difficoltà della guerra, delle distanze economiche, dei pregiudizi sociali”. Questa la motivazione della giuria presieduta dal regista Fernando Muraca. La giuria ha inoltre decretato due menzioni speciali, rispettivamente al film “October Baby”, dei fratelli Andrew e Jon Erwin, e al film “33 Postcards”, di Pauline Chang. A “October Baby” per “il coraggio e la passione con cui affronta un argomento così controverso, qual è l’accoglienza della vita alla nascita. Tipica espressione della cultura pro-life statunitense, le vicende di Hannah restituiscono allo spettatore, e soprattutto ai giovani, la bellezza e la speranza della vita, che anche quando è difficile, fragile o incerta, rimane ‘una cosa meravigliosa’”. A “33 Postcards”, coproduzione Australia/Cina del 2011 presentata al Festival in anteprima europea, “per la coraggiosa intraprendenza produttiva che ha dimostrato, dialogando e collaborando con l’industria cinematografica della Repubblica popolare cinese, nella proficua ricerca di un possibile percorso condiviso di progettazione, con spiccata sensibilità etica”. Ai due film è stato inoltre attribuito in ex-aequo il “Golden Spike Award” del “Social World Film Festival”.

Film e cultura. “Il cinema per famiglie non esiste”. Lo ha affermato il portavoce del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Claudio Santini, in occasione della tavola rotonda “Cinema e famiglia – Tra cultura e mercato”. “Dalla relazione degli uffici del ministero - ha proseguito il portavoce del ministro Lorenzo Ornaghi - emerge che questa definizione, almeno a livello istituzionale, non esiste come categoria di genere”. Santini, partendo dal presupposto che “il problema è prima di tutto capire che cosa s’intenda per cinema per la famiglia”, nonché dalla necessità condivisa da tutti i presenti di una “media education”, ha sottolineato l’impegno del ministero nel “portare a piena attuazione il Protocollo d’intesa Miur, Mibac e Agiscuola. Per quest’ultimo, dal 2010 si sta lavorando in favore di una maggiore attenzione alla cultura filmica a partire proprio dai banchi di scuola inserendo nei programmi dei licei artistici materie audiovisive”. Mussi Bollini, direttore artistico del Festival, ha ricordato che “non s’investe sulla cultura per l’infanzia, per l’adolescenza e per la famiglia”.

Non dimenticare le famiglie. Per Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, “sono tre le urgenze da portare all’attenzione del Governo”. Si tratta, in primo luogo, di “realizzare un fisco a misura di famiglia”. Questa sarebbe “una grande scelta di sviluppo e rilancio del sistema economico nel suo complesso”. La seconda questione è quella demografica, ovvero “ci vuole una società che dica ai giovani, guardate che i figli sono un patrimonio di tutti e, quindi, vi sosteniamo”. Sembra invece che oggi “fare un figlio è a proprio rischio e pericolo”. Questo è un “atteggiamento culturale da cambiare, di cui si deve far carico la politica, ma anche i media e gli opinion makers”. Infine, ha concluso Belletti, “dobbiamo scegliere un’economia che investe su chi genera lavoro, come la cooperazione sociale”. Bisogna “puntare sul lavoro dei giovani”, altrimenti “saremo un Paese vecchio, non perché ci sono tanti anziani, ma perché non si pensa più al futuro”.

 

a cura di Costantino Coros

(www.agensir.it)