La Voce è una Nuova Voce (dei Berici). Rinnovata nella grafica, meglio ordinata nei contenuti, accattivante nei toni (e nei colori), forse anche più aggressiva nei temi per raccontare una comunità con tante storie e buone notizie. È appunto la “voce” dialogante di una delle più estese diocesi del Veneto, quella di Vicenza (2.200 kmq), con poco meno di 900mila abitanti, 355 parrocchie, 450 preti diocesani, sempre di più anziani, 190 sacerdoti di vari ordini religiosi, un vescovo, dal 2011, Beniamino Pizziol, che viene dal Veneziano, già ausiliare del Patriarca Angelo Scola e che ben si guarda dal ricordare che la sua cattedra un tempo offriva titoli di conte e addirittura principe, offerti dalla Serenissima.
Fondata nel 1945 con il titolo La Verità dal vescovo Carlo Zinato, redatta e costruita nella sua forma da quel don Francesco Regretti che era stato il primo direttore del settimanale Il Vittorioso, il periodico diocesano divenne dopo appena due anni La Voce dei Berici, capillare strumento di comunicazione che nel tempo ha rafforzato la sua autorevolezza, come conferma un recente sondaggio che la vede riconosciuta per qualità da una vasta fetta della popolazione del campione nelle tre province di Vicenza, Padova e Verona dove si estende la comunità diocesana al pari, tra i quotidiani nazionali, di com'è inteso Avvenire. Oggi, grazie al valore dei contenuti («fabbricare valori» resta la missione del giornale), alle moderne forme grafiche ed espressive La Voce dei Berici è impegnata a intercettare un pubblico nuovo e conservare il vecchio, a fare comunicazione e a portare testimonianze, aggiungendo al formato cartaceo una produzione online e una pagina Facebook, con contenuti sempre più raggiungibili via Web.
