"Nel contesto di overdose comunicativa in cui viviamo, la questione è di non far assorbire la parola di salvezza dal frastuono delle molte parole inutili." Lo afferma il filosofo Adriano Fabris, dell’Università di Pisa, in un contributo offerto al Copercom in vista della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.