UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Una rete nella Rete

Con il Sir, un viaggio in sei tappe per scoprire persone e comunità che in tutto il mondo promuovono una “comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”, come indicato da Papa Francesco nel messaggio per la GMCS. Sesta ed ultima tappa: l’America Latina, dove già alla fine degli anni ’80 nasceva Riial, la Rete informatica della Chiesa in America Latina…
4 Giugno 2014

Una rete nella Rete. Non è un gioco di parole, ma un’esperienza nata dal dialogo e dalla comunione tra il Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali e il Consiglio episcopale latinoamericano. Il frutto di questa collaborazione è la Riial (Rete informatica della Chiesa in America Latina): uno “spazio cooperativo e di comunione” nonché “un modo di utilizzo dell’informatica per la comunicazione interna della Chiesa, soprattutto per la missione e l’evangelizzazione”. Cifra sintetica, l’esperienza della Riial, con cui si conclude il “viaggio” del Sir in occasione della 48ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (1° giugno), tra le esperienze che nei vari continenti promuovono una “comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”, come indicato da Papa Francesco nel messaggio per questo appuntamento. Africa (“Radio Veritas”), America del Nord (CatholicsComeHome), Asia (YouthPinoy), Europa (“Sacred Space”), Australia (Xt3)... L’ultima tappa, quindi, è in America Latina.

La cultura della rete. La Riial nasce alla fine degli anni Ottanta e si sviluppa all’inizio degli anni Novanta. Il primo sito web (http://www.riial.org/) viene lanciato il 12 dicembre 1998 con un obiettivo ben preciso: “Favorire l’informatizzazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie nella missione della Chiesa in America Latina, chiamata a comunicare il Vangelo e a essere segno di comunione nella società”. Il sito, spiega Cristiane Aparecida Monteiro, responsabile della Rete, “si rivolge in primo luogo ai comunicatori cattolici dell’America Latina e vuole essere un punto d’incontro nella Rete. Il suo principale scopo è contribuire alla formazione e all’informazione. Da quando è nato, il sito ha avuto un flusso regolare rispetto ad altri siti istituzionali della Chiesa. Il visitatore rimane circa 4-7 minuti, un tempo considerato soddisfacente secondo i parametri del web. La sessione più visitata è la biblioteca virtuale, denominata Agorà Riial, un complesso archivio documentale di testi”.

La cultura dell’incontro. La Riial, puntualizza la responsabile, “è essenzialmente una rete di persone, coinvolte nell’evangelizzazione. Le comunità locali, dalla più piccola alla più organizzata, sottolineano la voglia di condividere e mettere in comune le esperienze rilevanti”. Ad esempio, racconta Cristiane, “vanno segnalate le iniziative di formazione on-line e presenziali, realizzate dagli incaricati Riial in tutto il territorio latinoamericano; la creazione del software ‘Office Eclesial’, per promuovere un archivio parrocchiale che faciliti il lavoro delle reti diocesane; la creazione della piattaforma Episcopo.net che facilita la comunicazione in Rete, attraverso una ‘web conference’ sicura e totalmente riservata ai vescovi dell’America Latina. Con questa piattaforma la rete può organizzare incontri, congressi, riunioni tra le diverse realtà del continente, a un costo ridotto rispetto agli incontri presenziali”. Con la consapevolezza, però, che “anche un incontro presenziale è di somma importanza per mantenere e incrementare le relazioni tra i diversi comunicatori”. L’incontro in un Paese, con i rappresentanti di tutta l’America Latina, “è una ricchezza per tutti”.

La prossimità. Ciò che più colpisce di questa rete, rimarca la responsabile, è che “siamo, prima di tutto, una famiglia”. Al riguardo, Cristiane ricorda una canzone brasiliana che dice: “Prossimo è chi si fa prossimo degli altri e li pensa come fratelli”. E aggiunge: “Un rappresentante della Riial è un tessitore di rete, un discepolo, un missionario nella cultura digitale - persona di cuore profondamente ecclesiale, stratega di tecnologia per la Chiesa - e, nella sua visione di rete, nessun membro è escluso. È un modo d’essere e di agire in ogni progetto. Egli, in comunione con gli altri agenti della pastorale della comunicazione, fa sì che la Chiesa compia il suo ruolo di ‘agente di senso’ in una cultura segnata dalla dispersione”. Per la Riial “la maggiore ricchezza è avere un rappresentante in molte comunità parrocchiali e a livello di Conferenze episcopali”.

Le periferie. Non manca in questa rete uno sguardo particolare alle “periferie esistenziali”. Così come ricorda Papa Francesco nel messaggio per la Giornata: le strade digitali sono “affollate di umanità spesso ferita” che cerca “una salvezza o una speranza”. Questo tema, afferma Cristiane, “è al cuore della nostra rete, sensibile e motivata a rispondere con rinnovato impegno alla sfida di arrivare alle periferie esistenziali per portare salvezza e speranza. Nell’ultimo incontro virtuale, realizzato nel novembre 2013, abbiamo incontrato alcune di queste periferie dell’America Latina, persone lontane e disilluse nei confronti della Chiesa, emarginate e in solitudine”. Da questa conoscenza, “è arrivata la sfida più impegnativa: riflettere sulla propria periferia esistenziale; un comunicatore che non si conosce può perdersi e far perdere gli altri”. Anche perché, rimarca la responsabile Riial, “fare rete, portare tecnica e attrezzature informatiche è poco e ogni azienda di comunicazione può farlo. Ma portare le persone a un’esperienza personale con Gesù, compete ai comunicatori della Chiesa che per primi hanno percorso questo cammino e, nonostante le difficoltà, rimangono saldi nella fede”. Questa è “la vera rete nella Rete”.
(Vincenzo Corrado)