Monsignor Ciro Miniero, vescovo di Vallo della Lucania, è stato da poco nominato delegato regionale della Conferenza episcopale campana per il Settore cultura e comunicazioni sociali.
Come caratterizzerà il suo lavoro?
Il ruolo del settore regionale per le comunicazioni sociali è offrire un servizio di sostegno e di coordinamento alle Chiese locali campane. In questo primo tempo incontrerò i responsabili degli uffici diocesani per conoscere l’organizzazione dei singoli uffici in ognuna delle diocesi. Approfondirò poi il ruolo che l’ufficio ricopre nella diocesi di appartenenza secondo il direttorio della Cei Comunicazione e missione. C’è l’urgenza di delineare una progettazione pastorale organica delle comunicazioni sociali.
Quali i punti salienti del progetto?
Si è pensato di attivare un sito della Conferenza episcopale campana che consenta ai vari settori di essere collegati così che tutti che possano seguire il lavoro. In questa fase più che un collegamento tra diocesi, l’ufficio comunicazioni sociali della singola diocesi deve mettere in comunicazione i diversi settori della curia, che hanno propri percorsi di lavoro, che di fatto restano al proprio interno. L’ufficio catechistico, l’ufficio famiglia, ad esempio, organizzano riunioni, commissioni e attività spesso ignorate dagli altri uffici. Il compito dell’ufficio comunicazioni sociali in questo momento è di abbattere queste barriere interne perché vi siano contatti, condivisione, partecipazione per una rinnovata sinergia pastorale. Ogni diocesi poi lavorerà per l’esterno poiché tutte sono provviste di un sito internet.
Nuova evangelizzazione significa nuove competenze e nuove professionalità.
Si è predisposto un calendario di incontri con esperti in materia e corsi di formazione per chierici e laici. Importante la media education per un uso intelligente e responsabile dei mezzi di comunicazione sociale. C’è la necessità che la Chiesa sia presente in maniera incisiva nel contesto comunicativo. L’ufficio regionale prenderà in considerazione modalità concrete di promozione della comunione presbiterale attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie: mail, sms, social network e altri canali di rete.