UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Venezia: al regista africano Haroun il premio Bresson

E’ stato consegnato oggi, dalla Fondazione Ente dello Spettacolo nell’ambito della 67 esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Premio Robert Bresson al regista del Ciad Mahamat-Saleh Haroun. Premio consegnato dal cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia.
6 Settembre 2010
E’ stato consegnato oggi, dalla Fondazione Ente dello Spettacolo nell’ambito della 67 esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Premio Robert Bresson al regista del Ciad Mahamat-Saleh Haroun. Premio consegnato dal cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia.
A condurre la cerimonia di premiazione la presentatrice RAI Lorena Bianchetti. Il presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo Dario Edoardo Viganò ha introdotto l’evento ricordando l’importanza del premio giunto all’undicesima edizione e che ha visto premiati registi come Wim Wenders, Walter  Salles, Aleksandr Sokurov. Il Presidente ha ricordato anche l’importante artista Andrea Cagnetti (Akelo), che ha ideato e prodotto la nuova versione del Premio, ispirato da miti e leggende ancestrali rielaborati attraverso il suo personale linguaggio.
Il direttore della Mostra Marco Mueller ha portato un ringraziamento speciale al cardinale e Patriarca di Venezia Angelo Scola, perché "è stato fautore, insieme a Viganò, della scelta caduta su Haroun, regista il cui debutto è avvenuto proprio a Venezia e il cui cinema esprime tutto il complesso spirituale del cinema africano, che è andato negli anni desertificandosi”.
Ricordando come invece, ultimamente, si stia lentamente riprendendo con l’apertura di nuove sale cinematografiche, Mueller afferma che “le opere di Haroun sottolineano la forza del cinema africano come sintassi che non deve necessariamente coincidere con i nostri schemi, ma è altrettanto importante. Inoltre, è fondamentale risvegliare l’interesse dei distributori per una maggiore diffusione del cinema delle più disparate parti del mondo”.
Il regista Mahamat-Saleh Haroun si è detto “molto onorato e di vivere questo evento come una benedizione, soprattutto pensando a due persone: Alberto Barbera e Marco Mueller. Questo festival dà una grande visione sul fuori, su tutto ciò che è altro e soprattutto sul cinema meno diffuso. Spero di essere ancora qui per far conoscere sempre di più la situazione del mio Paese e dell’intera Africa”.
Presente anche la madrina del Festival Isabella Ragonese, "molto onorata" di partecipare alla consegna del Premio Bresson e molto apprezzata per la sua presenza costante a tutte le manifestazioni ufficiali oltre che per la sua personale passione per il cinema, che la porta a visionare il più alto numero di film possibile.