UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Verso Cracovia: la squadra
dei media Cei

Durante la Gmg di Cracovia (26-31 luglio 2016) Casa Italia ospiterà, oltre al team dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, tutte le redazioni dei media promossi dalla Cei.
6 Luglio 2016

Le riflessioni dopo l’eliminazione della Nazionale azzurra ai quarti di finale di Euro2016 sull’importanza del gioco di squadra, del valore del gruppo, di quanto conti lavorare insieme per un obiettivo comune forniscono un assist perfetto per capire la filosofia di una scelta. Per la prima volta, Casa Italia ospiterà, oltre al team dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, tutte le redazioni dei media promossi dalla Conferenza episcopale italiana, cioè Avvenire, Tv2000, Radio InBlu, Sir, insieme agli inviati di «A Sua immagine», la trasmissione di RaiUno realizzata in collaborazione con la Cei. In altre parole, il punto di riferimento dei pellegrini italiani a Cracovia diventerà anche il cuore pulsante dell’informazione dei media cattolici. Al secondo piano dell’edificio di via Bernardynska 3 infatti ci saranno sale attrezzate per gli inviati, uno studio televisivo e uno radiofonico, ma anche spazi ad hoc per le interviste e i collegamenti che saranno a disposizione dei giornalisti delle diverse testate italiane che arriveranno in terra polacca per raccontare la Gmg e in particolare l’esperienza dei ragazzi delle nostre diocesi.

La decisione di dare ai media cattolici l’opportunità di lavorare fianco a fianco, in un 'quartier generale' più ristretto rispetto al Press Center internazionale, non risponde a una semplice questione logistico- organizzativa, ma va letta nella logica della sinergia. Condividere, stare insieme e confrontarsi – mantenendo ciascuno le proprie peculiarità e il proprio stile – aiuterà infatti a evitare le sovrapposizioni e a comunicare con maggiore efficacia, facendo emergere i volti, le storie, le attese e le speranze dei giovani italiani.

(Stefania Careddu)

 

da Avvenire del 6 luglio 2016, pag. 18