UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Verso la GMCS, il contributo del Copercom

Anche quest’anno il Copercom per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali offre una riflessione a più voci (e volti).
"Questa volta – afferma il presidente Delle Foglie – abbiamo pensato di ‘tradire’ la scrittura a favore della parola pronunciata dai protagonisti della comunicazione...
13 Febbraio 2014
Anche quest’anno il Copercom coglie l’occasione del Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (1° giugno 2014), per offrire una riflessione a più voci (e volti). Questa volta abbiamo pensato di “tradire” la scrittura a favore della parola pronunciata dai protagonisti della comunicazione. In tanti hanno già aderito alla nostra iniziativa. Ne siamo davvero lieti e li ringraziamo sin da ora. Si tratta di amici che operano nei più diversi ambiti della comunicazione e con ruoli diversi. Ma tutti hanno accettato di metterci la faccia per dare vita a questa riflessione collettiva per parole e immagini. I linguaggi della comunicazione variano e sempre più si fa strada, sul Web, la forza dei video. Il successo di YouTube come piattaforma sociale sta lì a dimostrare il valore delle immagini. E noi proviamo, come Copercom, a ritagliarci un piccolo spazio nel quale le parole hanno un peso specifico dovuto proprio alla professionalità e alla generosità dei comunicatori.
Noi siamo ben consapevoli che il Messaggio affidatoci da Papa Francesco ha un grandissimo valore relazionale, non a caso ha scelto un tema (“Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”) che da un lato riflette la sua particolarissima sensibilità, ma dall’altro richiama tutti i comunicatori a non perdere mai di vista la persona umana in tutte le sue dimensioni. La sua predilezione per i poveri è un costante invito rivolto a tutti i comunicatori: vivete la professione con uno sguardo sempre attento al valore della persona umana. Lo testimonia subito Massimo Milone, Direttore di Rai Vaticano, che si è prestato per rompere il ghiaccio. È lui il primo dei comunicatori che per alcune settimane ci accompagneranno in questa riflessione collettiva. Siamo sicuri che non mancheranno l’originalità e la sincerità.
Noi crediamo che la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali debba essere vissuta con rinnovata consapevolezza. È un’occasione troppo importante per non coglierla come un momento per guardarci dentro con sincerità, per scavare nelle nostre intenzionalità, per ripercorrere anche i nostri errori, per chiederci se riusciamo sempre a cogliere il valore della prossimità che il Papa ci indica nella figura del buon samaritano, per valutare se riusciamo a farci coinvolgere “con rispetto nelle domande e nei dubbi” degli altri, per capire se “abbiamo paura di farci cittadini nell’ambiente digitale”.
I nostri amici comunicatori ci aiuteranno, ci auguriamo, a sciogliere tante domande. Lo auguriamo a loro. Lo speriamo per noi stessi. Anche perché quando Papa Francesco ci ripete che, “tra una Chiesa accidentata che esce per strada e una Chiesa ammalata di autoreferenzialità, non ho dubbi nel preferire la prima”, in fondo non ci chiede altro che di uscire e rischiare. Quale invito migliore per i comunicatori? Rischiare la nostra faccia per raccontare. Una missione meravigliosa. Una missione evangelica. Ecco perché non possiamo che ringraziarlo e misurarci con le sue parole e con l’impegno che ci affida: costruire media che “possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri”.
Come vedete, cari amici del Copercom, una questione seria. E una bella scommessa.
Buona comunicazione a tutti.

Domenico Delle Foglie
Presidente del Copercom

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